I Carabinieri di Matera arrestano, perché ritenuti responsabili ,anche i restanti due appartenenti alla banda,dell’assalto con l’esplosivo del 31 dicembre scorso, al bancomat della BPER di “La Martella”.
Sono stati tradotti presso la casa circondariale di Matera dopo le formalità di rito, i restanti due appartenenti alla banda che il 31 dicembre scorso assaltò con l’esplosivo il bancomat della BPER di “La Martella”. Alle prime ore di ieri, in Andria (BA), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Matera hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Matera,Angelo Onorati, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Matera, Rosanna Maria Defraia, nei confronti di Di Bisceglie Nunzio, cl. ’66 e Piombarolo Francesco, cl. ’61, entrambi pregiudicati della cittadina pugliese, ritenuti responsabili del furto a mezzo di materiale esplodente ai danni dell’ATM della filiale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, sita in località “Borgo La Martella” di Matera, perpetrato il 31 dicembre 2016.I fatti risalgono, appunto, alla notte dell’ultimo dell’anno del 2016, quando fu messo a segno un assalto alla postazione bancomat della BPER in località “La Martella”, attraverso il cosiddetto metodo della “marmotta”, ovvero facendo deflagrare un manufatto rudimentale in metallo (“marmotta”) con all’interno esplosivo, inserito nella fessura di erogazione delle banconote. La deflagrazione, oltre a causare ingenti danni all’Istituto bancario, consentì ai malviventi di impossessarsi di oltre 30.000 (trentamila) euro. La complessa attività d’indagine avviata dai Carabinieri fin dai minuti successivi al compimento dell’azione criminosa, svolta con metodologie tradizionali e, con l’ausilio delle tecniche scientifiche più moderne ,da parte degli specialisti del Nucleo Investigativo di Matera, permise di rinvenire, sin da subito, importanti tracce che poi si rivelarono decisive per l’identificazione dei responsabili. Fu individuato inizialmente uno dei componenti dell’assalto, Fratepietro Celestino, cl. ’86, pregiudicato di Andria, tratto in arresto dagli stessi investigatori materani il 24 marzo scorso in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Matera. Gli elementi investigativi raccolti dagli uomini dell’Arma si confermavano estremamente solidi anche nella fase dibattimentale, tanto che il Fratepietro, con sentenza del 14 luglio di quest’anno, al termine del giudizio abbreviato, veniva condannato a 3 anni e 2 mesi di reclusione ed 800 euro di multa. Il prosieguo delle indagini, come è sottolineato dalla nota dei Carabinieri di Matera,ha consentito di individuare l’intero gruppo delinquenziale e, grazie anche agli accertamenti di natura tecnica svolti dai Carabinieri del RIS di Roma, sono stati raccolti indizi gravi, precisi e concordanti nel dimostrare l’esistenza di una vera e propria “consorteria criminale familiare” con base logistica in Andria della quale facevano parte gli arrestati.