L’anno che verrà

A Maratea si è consumato anche il terzo appuntamento dell’ultimo giorno dell’anno firmato Rai dal titolo “L’anno che verrà”. L’evento che fa parte del pacchetto fortemente voluto dalla Regione Basilicata per un’eccezionale promozione territoriale è stato, a nostro avviso, il più scadente dei tre e speriamo che non sia migliore dei due che restano. Maratea si era indubbiamente vestita di una luce particolare l’altra sera, ma probabilmente l’attesa è stata disattesa al punto che molte persone hanno abbandonato la piazza prima del fatidico conto alla rovescia. Il cast d’eccezione presente a Matera era ben altra cosa rispetto a quello di Maratea in barba alla temperatura davvero primaverile che invitava chiunque a partecipare all’evento. Il popolo lucano ha ancora una volta onorato la sua terra partecipando degnamente e collaborando al massimo per una location gremita, ma la preoccupazione è per Venosa dove sarà indubbiamente difficile replicare il successo delle tre edizioni precedenti se il target dello spettacolo non tornerà ad essere alto. La voglia comunque di alzare i calici a mezzanotte e davanti a bollicine, non certo lucane come forse era auspicabile in onore alla terra ospitante, era troppo invitante e l’atmosfera elettrica del conto alla rovescia ha travolto ugualmente una folla lucana bisognosa di sperare e di credere in un futuro migliore per se stessa e le future generazioni proprio da uno dei posti più belli del pianeta, un’autentica opera d’arte della natura che il cielo ha voluto cadesse in Basilicata. Una terra dove invece gli uomini di governo continuano ad ignorare le vere risorse che il Padreterno ci ha concesse e sperano di ovviare a tutto questo con “L’anno che verrà”. Buon anno, Basilicata. Buon anno, lucane e lucani.