Matera:Approda la mostra “Matera 1953″di Federico Patellani dopo la tappa milanese. Saranno esposti circa cinquanta scatti restaurati in digitale.
Prodotta dal Comune di Matera in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana, sabato 20 gennaio, alle ore 18.00, presso il Cinema Il Piccolo di Matera e, a seguire, presso i locali comunali dell’ex Convento di Santa Lucia al Piano, sarà inaugurata la mostra “Matera 1953 – La Lupa: il film di Alberto Lattuada, le foto di Federico Patellani”,la mostra approda a Matera dopo la tappa milanese ed espone circa cinquanta scatti restaurati in digitale, effettuati da Federico Patellani nel 1953, durante le riprese del film La lupa, nei rioni Sassi ancora abitati. Accompagnata nel periodo che va dal 20 gennaio al 1 marzo 2018 da una rassegna dedicata a 5 capolavori di Lattuada. All’inaugurazione, che presenterà l’edizione restaurata del film La Lupa, interverranno il Sindaco di Matera Raffaello de Ruggeri, il direttore della Fondazione Cineteca Italiana Matteo Pavesi, il critico cinematografico Alberto Crespi e il Responsabile Progettazione Cultura e Cinema del Comune di Matera Ivan Moliterni. La storia della collaborazione tra i due artisti è un pezzo di storia. Mentre Lattuada torna a Roma, Patellani rimane a Matera tre mesi per le ricerche dei luoghi dove girare gli esterni e contemporaneamente realizza una serie di servizi che verranno pubblicati, a partire dalla fine del 1952, da “L’Illustrazione Italiana”, “Picture Post” e “Vie Nuove”. Lavora nel Museo Archeologico, nelle osterie e nella cattedrale, realizza paesaggi e ritratti, entra nelle case della gente. Lavora con formati diversi. Quando finalmente iniziano le riprese, nei luoghi definiti grazie ai sopralluoghi fotografici, Patellani è sul set, a fianco del direttore della fotografia Aldo Tonti ma, come ricorda Lattuada, bastano gli spostamenti minimi della macchina fotografica per produrre immagini che hanno “un altro senso, un altro sapore”, immagini capaci di raccontare “la miseria nobile e civile” dei Sassi, le processioni religiose, la vita quotidiana. Le istantanee di Matera, quelle che Lattuada definiva “la collezione Patellani”, rimangono come uno dei momenti più alti e compiuti della sua fotografia. Ad accompagnare l’esposizione fotografica, ospitata nei locali comunali dell’ex Convento di Santa Lucia al Piano, ci sarà al Cinema Il Piccolo la rassegna cinematografica di alcuni titoli fondamentali nella filmografia di Lattuada a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta: La Lupa (1953), Luci del varietà (1950), Anna (1951), Il cappotto (1952), Mafioso (1962). Fondatore insieme a Luigi Comencini della Cineteca di Milano, Lattuada occupa una posizione di rilievo nel cinema italiano per aver saputo osservare e rappresentare la realtà mettendone in luce le contraddizioni. Il Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, in proposito dichiara: <<E’ con soddisfazione che inaugurerò questa iniziativa culturale. Sul filo dei ricordi sono stato testimone di quell’impresa culturale voluta da Lattuada con la presenza, la prima volta a Matera, di un vero e proprio set cinematografico. Le immagini scattate da Patellani e il film La Lupa propongono Sassi abitati, quando era ancora fremente la vita della comunità. Restano dunque pietre miliari per ricordare come erano i Sassi, sia nel loro disagio e nella loro povertà, sia nella loro vivacità comunitaria e sociale. Ecco perché questa è una mostra-rassegna da vedere, da osservare, da meditare per capire anche la lunga, vittoriosa marcia che la città ha compiuto, marcia che oggi, sempre più ci sta avvicinando al momento epico della vicenda storica di Matera che sarà Capitale europea della cultura nel 2019>>.
La mostra è illustrata da un catalogo edito da Humboldt Books, con testi a cura di Matteo Pavesi, Alberto Crespi, Luisa Comencini, Federico Patellani, Alberto Lattuada, Giovanna Calvenzi, Kitti Bolognesi.
Le fotografie saranno esposte utilizzando un sistema modulare basato sulla filosofia “open structures” con elementi cubici di 48 cm per lato. Il giunto è flessibile ed è composto da soli 3 elementi: listelli di legno di faggio, viti e cubi di acciaio forati sulle 6 facce. Le configurazioni possibili sono infinite e possono, di volta in volta, creare nuovi scenari adattandosi alle diverse esigenze. È il primo prototipo del sistema di palchi ed allestimenti in spazio pubblico che saranno realizzati dalla Open Design School per ospitare le performance e gli eventi di Matera 2019. Open Design School è un progetto di Matera 2019 Capitale europea della cultura.