Da domani due giornate a Matera su “Endocardite batterica”.

L’evento è organizzato dal dottor Sergio Maria Caparrotti, direttore del corso insieme a Giancarlo Calculli, mentre Matteo Di Biase è presidente onorario dell’appuntamento di natura scientifica.“Endocardite batterica: la gestione multidisciplinare tra territorio e ospedale”, è il titolo di una due giorni di corsi e di convegni dedicata a chirurghi e ad operatori della sanità, che si terrà a Matera al Palace Hotel in piazza Michele Bianco, da domani e sino al 3 febbraio.La endocardite è una patologia sottostimata e di non facile diagnosi, che se mal curata può diventare fatale: la sua incidenza negli ultimi anni è aumentata, tanto che ha preso il sopravvento per interesse su altre patologie cardiache. Importanti fattori predisponenti – come le valvulopatie degenerative o reumatiche, il diabete mellito, l’emodialisi o l’uso di sostanze stupefacenti – espongono al rischio di questa patologia, che ormai presenta una mortalità che supera quella della sindrome coronarica acuta. L’argomento, quindi, suscita un’attenzione tale da indurre Esc e Eacts – le linee guida rivascolarizzazione miocardica – a promuovere l’istituzione di un Endocarditis Team per una più adeguata soluzione dei problemi. L’incontro di Matera ha l’intento di approfondire aspetti diagnostici e terapeutici, sia farmacologici che chirurgici della endocardite batterica in tutte le sue forme e presentazioni. Il corso – che sarà animato dagli interventi di numerosi specialisti e professionisti e che sarà rivolto principalmente ad operatori del settore, medici chirurghi in tutte le specializzazioni ed infermieri – si articolerà in sei sessioni (Epidemiologia, eziologia e trattamento dell’endocardite batterica; work up diagnostico; soluzioni chirurgiche; la chirurgia sostitutiva; le soluzioni chirurgiche; tavola rotonda di discussione): tre delle sei sessioni saranno sviluppate il 2 febbraio, dalle 14 alle 20 circa, le altre tre nella giornata di studi  del 3  febbraio, dalle 9 alle 14. Gli organizzatori dell’evento spiegano che “la endocardite è una patologia sottostimata, che se non curata diventa mortale. Per questo motivo abbiamo ritenuto utile anche il coinvolgimento di chi è impegnato nell’assistenza sul territorio. Abbiamo scelto un format molto attrattivo, perché altamente interattivo e coinvolgente e che vedrà gli esperti (infettivologi, cardiologi e cardiochirurghi) esplicitare in brevi interventi i concetti fondamentali per dare quindi spunto ad una discussione che stimoli un’ampia partecipazione dell’audience. Si avrà così la possibilità di un arricchimento culturale relativo alla conoscenza delle più svariate esperienze che ognuno ha vissuto nello svolgimento del proprio lavoro quotidiano. Inoltre – concludono i promotori dell’evento – la partecipazione attiva di tutti consentirà di acquisire informazioni utili e di stimolo nel costante, difficile ma imprescindibile tentativo di assicurare la massima qualità dell’assistenza ai pazienti”.