Potenza: Unibas Cerimonia di inaugurazione del XXXV anno accademico

Nell’aula Quadrifoglio del rione Francioso – si è  svolta oggi la cerimonia di inaugurazione del XXXV anno accademico. Nel discorso inaugurale la Rettrice, Aurelia Sole ha detto “E’ necessario invertire le politiche nazionali per ricostruire, sperando di essere ancora in tempo, il tessuto del sistema universitario nazionale, oggi pericolosamente lacerato, riconoscendo il ruolo di tutti gli atenei, e il prezioso contributo che questi possono dare nel loro complesso al Paese”. E’ questo uno dei passaggi principali della relazione della Rettrice dell’Università della Basilicata, Aurelia Sole, illustrata oggi a Potenza nel corso della cerimonia di inaugurazione del XXXV anno accademico.La Rettrice ha poi ricordato che in questa direzione va “l’azione specifica per il Mezzogiorno, in cui si destina una quota pari a 110 milioni di euro del Fondo sociale europeo, nell’ambito del Pon ‘Ricerca e Innovazione’, per favorire il reclutamento di ricercatrici e ricercatori e, al tempo stesso, per rafforzare le strutture amministrative, come annunciato dal ministero per la Coesione e dal ministero dell’Istruzione che sento il dovere di ringraziare, con la quale si è provato in quest’anno a correggere anche il metodo di distribuzione del Ffo (il Fondo di finanziamento ordinario delle università), e penso ai correttivi introdotti dal decreto per il Sud e alla legge di bilancio 2018 che prevede l’assunzione di 1.600 nuovi ricercatori e un incremento del fondo all’Università, provvedimenti specifici, che dovrebbero avere effetti benefici già da questo anno”.In questi ultimi anni, inoltre “abbiamo assistito a una profezia che si è auto-avverata, a una profezia che grazie alla costruzione di un metodo di distribuzione del Ffo, nato nel suo impianto nel 2009, ha di fatto creato atenei di serie A e atenei di serie B. Un metodo che non ha guardato al sistema universitario nazionale nel suo insieme, cercando di garantire uguali opportunità agli studenti, uguali opportunità ai ricercatori e dunque uguali opportunità ai territori. Il governatore lucano Marcello Pittella è intervenuto all’inaugurazione del 35° anno accademico dell’Università degli studi della Basilicata e ha sottolineato che:“L’Università è la casa del futuro, capace di coltivare le menti ed accrescere il capitale umano ed intellettuale, indispensabile per guardare ad un domani di innovazione”.Lo ha affermato il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, intervenendo, questa mattina, all’inaugurazione del 35° anno accademico dell’Università degli studi della Basilicata.“La Regione Basilicata – ha continuato – crede con fermezza nella sua Università e nel fondamentale ruolo di presidio scientifico di eccellenza, del quale una Regione che vuole essere laboratorio di sperimentazione di buone pratiche “nel e per il mezzogiorno d’Italia” – e che è già oggi portabandiera della cultura europea per il 2019 – non può far a meno”. “Assieme alla Magnifica Rettrice Aurelia Sole, che guida con tenacia e saggezza il nostro ateneo, lavoreremo insieme per rintracciare forme di sostegno ulteriori, oltre l’annuale contributo regionale, e per affermare sui tavoli nazionali il principio che i piccoli Atenei non solo devono essere difesi ma anzi rinvigoriti, riconoscendo loro un portato di eccellenza sul territorio ed identificandoli come baluardo contro il depauperamento e lo spopolamento di aeree come la nostra”.Una volontà di collaborazione ribadita dalla stessa Magnifica Rettrice che ha sottolineato il grande sostegno offerto in questi anni dalla Regione, grazie al contributo di 10 Meuro annui, fino al 2024, “nato per accompagnare il necessario sviluppo dell’Università e diventato invece, per effetto dei tagli al fondo di finanziamento nazionale, indispensabile supporto alla stessa sopravvivenza dell’istituzione”.Altri interventi sono stati del presidente del Consiglio degli studenti, Sebastiano Greco, del presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston – sul tema “Spazio: ricerca, economia, futuro” – e Il docente dell’Unibas, Nicola Cavallo (dipartimento di Scienze) terrà una prolusione su “La Big Science tra fisica e società”. Ci sono stati momenti musicali a cura del Coro Unibas, diretto da Paola Guarino, e del Conservatorio di Musica “Gesualdo da Venosa” di Potenza.Nell’ambito della cerimonia è stata allestita la mostra “Il mito scolpito. La mitologia classica nella scultura dell’800”, ideata e curata dai docenti dell’Ateneo lucano Dimitris Roubis e Mariadelaide Cuozzo e realizzata con la collaborazione degli studenti del corso di studio in Operatore dei Beni Culturali.Argomento della mostra è l’interpretazione di alcuni fra i più noti miti greci di età classica, da parte di grandi scultori ottocenteschi quali i neoclassici Antonio Canova e Berthel Thorvaldsen e il naturalista e simbolista Auguste Rodin. L’allestimento è stato  pensato come un percorso didattico che si snoda attraverso 14 espositori (roll up) a pannelli accostati.