Potenza e la Cultura:‘Enrico Bergson e la filosofia dell’intuizione’ di Rosa Gruosso.
Chi è Henri Louis Bergson? Lo spiega Rosa Gruosso, scrittrice e docente di filosofia del Liceo Classico Quinto Orazio Flacco di Potenza, nel suo ultimo lavoro appena pubblicato ‘Enrico Bergson e la filosofia dell’intuizione’, edizione Metelliana. “Bergson è l’espressione più significativa dello Spiritualismo francese. La brillante critica bergsoniana – aggiunge la Gruosso – getta discredito sulla scienza positivistica, rivendica alla filosofia il dominio della vita, dei valori, dello spirito”. Lo scritto approfondisce il pensiero del filosofo parigino e la sua ricerca teoretica del tempo spazializzato. La coscienza, in filosofia, ha una sua “durata reale” e l’autore – secondo la Gruosso – ne osserva i fenomeni per spiegare che l’intelligenza, che ha sempre di mira fini pratici, concepisce il tempo – così come fa anche la scienza – in una serie di istanti concatenati e misurabili: è compito della scienza, del senso comune, suddividerne la durata in stati distinti, rappresentati nello spazio. Una concezione dello spazio non diversa dal pensiero Kantiano, formulato nell’’Estetica Trascendentale”. Su questa interpretazione del tempo Bergson fonda la sua contrapposizione alla filosofia positivistica, rivendicando alla filosofia il dominio della vita. L’esperienza estetica, la natura dell’arte, l’intelligenza, la memoria, i modi del conoscere e l’esperienza simbolica sono tappe di un percorso, che, prima di essere filosofico, è ‘culturale’. La Gruosso offre un’analisi puntuale, documentata e appassionata del pensatore transalpino, perché, come lei stessa sostiene, “comprendere Bergson è pensare con lui; è dialogare, nell’attualità teoretica”. Lo spirito è un continuo divenire. Gli stati di coscienza, animati da una vita comune, non sono elementi distinti, divisi, non costituiscono stati multipli; “si prolungano, si continuano gli uni negli altri in uno ‘zampillare’ ininterrotto di novità”. La persona “conserva il passato, cresce, matura”; la ‘coscienza’ umana sente il fascino, la nostalgia del bene, della bellezza, della verità, che si contempla con il pensiero e si perfeziona nel bene.