Ma che festa è?
Oggi ricorre per l’ennesima volta la festa della donne ed, in ogni ambiente, sembra essersi riaccesa la voglia di festeggiare. Ma festeggiare cosa? La ricorrenza è, infatti, notoriamente un evento luttuoso che ricorda la morte di tante operaie e la situazione, da allora, non è migliorata di molto. In Basilicata, in particolare, il dato più eclatante è che, a parità di livello ed istruzione, la donna guadagna 300 euro in meno al mese. Quella ancora più eclatante e incancrenita è che in consiglio regionale non siede nemmeno una donna e che, nel corso delle ultime scioccanti consultazioni elettorali, tutto si è sconvolto tranne i numeri rosa. Infatti, le parlamentari lucane due erano e due sono rimaste, con il “sacrificio” di Maria Antezza del defunto PD (nella foto in alto al centro) a favore di Agnese Gallicchio (nella foto in alto a sinistra) del rampante Movimento 5stelle e la riconferma di Mirella Liuzzi (nella foto in alto a destra) sempre pentastellata. La politica lucana ha attraversato un vero e proprio terremoto più ancora che nelle altre regioni del paese, ma il dato è irremovibile: la politica lucana fa a meno delle donne! Ed attenzione che il risultato “tiene” con una legge elettorale mirata al riequilibrio…. in sintesi NESSUN partito che poteva aspirare ad un’elezione ha puntato su una donna da eleggere, nessuna capolista ai plurinominali, nessuna candidata all’uninominale. L’appello che si leva dal mondo delle donne e mi onoro di farlo anche come Presidente dello Zonta Club International di Matera è che si metta mano alla legge elettorale regionale quantomeno allineandola con quella nazionale. Opera ardua e quasi impossibile attesa la conformazione al 100% maschile dell’assemblea e la presenza di tanti politici che si rifiutano di leggere una nuova cittadinanza e credono, peraltro, di poter ancora strumentalizzare l’informazione e la comunicazione. Non si è ancora capito che le donne e la gente hanno bisogno innanzitutto di rispetto. Ma il messaggio dalle urne è chiaro…..o si ascolta o………e non senza riflessi negativi sull’intera società e non solo per le donne!