Potenza: Manipolate cartelle cliniche,falsi interventi chirurgici e spese gonfiate, quattro arresti nella Ex Clinica Luccioni

Nell’ambito di un’inchiesta denominata “Ricoveri ordinari”, nella mattinata di oggi, i carabinieri del Nas di Basilicata, Campania e Puglia hanno eseguito sei misure cautelari, quattro ai domiciliari e due divieti di dimora. I particolari dell’inchiesta sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal procuratore Francesco Basentini, dalla pm Veronica Calcagno e dal tenente colonnello dei Nas, Vincenzo Maresca. Ai domiciliari due chirurghi dell’Istituto clinico lucano e uno dell’azienda sanitaria di Potenza. Arrestato anche l’amministratore unico della clinica privata convenzionata.Agli arresti domiciliari sono finiti l’amministratore unico dell’Istituto Clinico Lucano di Potenza (ex Clinica Luccioni), Walter Di Marzo, due chirurghi della stessa clinica, Mario Muliere e Paolo Sorbo, e un medico dell’Asp, Archimede Leccese.Divieto di dimora per Lorenzo Tartaglione, direttore sanitario della clinica, e Giuseppe Rastelli direttore amministrativo.Secondo quanto emerso dalle indagini, avviate dalla Procura di Potenza, dopo una denuncia presentata dalla Azienda sanitaria di Potenza, gli indagati avrebbero falsificato cartelle cliniche e fatture.Le falsificazioni, in alcuni casi, sarebbero state addirittura inverosimili come nel caso, di richieste di rimborso per interventi chirurgici di idrocele (ingrossamento dei testicoli) effettuati su pazienti donne. Truffa  anche per le forniture mediche, con indicazioni errate in 379 casi di infiltrazioni per un totale di oltre 2 milioni di euro rimborsati alla Clinica, che non ne aveva diritto. Alla Guardia di Finanza è toccato scoprire costi gonfiati per l’acquisto di dispositivi medici effettuati dalla clinica con enormi maggiorazioni. Le quote della Clinica sono state sequestrate ed è stato nominato un amministratore giudiziario.