La festa Di San Gerardo La Porta a Potenza tra Fede e Operosità.

“La festa del nostro Patrono come la festa di ogni santo è festa di famiglia. La celebrazione della festa di San Gerardo La Porta, patrono della Città e dell’Arcidiocesi si manifesta nella religiosità popolare che San Giovanni Paolo II riteneva un grande tesoro di Dio.il futuro santo Paolo IV indicava che  la pietà popolare rende capaci di generosità fino all’eroismo quando si tratta di manifestare la fede.

Mostra la Paternità, la Provvidenza, la Presenza amorevole e costante di Dio, genera atteggiamenti interiori raramente osservati altrove, al medesimo grado mostra, pazienza, senso della croce, distacco,apertura verso gli altri,devozione e, tutto questo  ci prepara ai novecento anni del prossimo anno, di celebrazione dalla ricorrenza della morte di San Gerardo avvenuta il 30 ottobre 1119. Come Pietro che ha camminato sulle acque esortato da Gesù, anche San Gerardo si è lasciato condurre da Dio e plasmare da Lui, per attraversare le grandi acque della Storia.

Nelle difficoltà di questi tempi vogliamo affidarci a San Gerardo invocando l’aiuto dello Spirito Santo perché illumini i responsabili della Storia.

Don Antonio Savone parroco della Cattedrale in processione con la reliquia di San Gerardo

Questo è il tempo in cui si parla anche di persecuzione per la Giustizia, la Giustizia di Dio, ma, non siamo soli, San Gerardo La Porta ci accompagna, ci sostiene, ci esorta e ci incoraggia con una fede che deve ritornare forte nel nostro cuore, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità. La vergine Maria ci sostenga e protegga sempre”. Questa in sintesi l’omelia dell ‘Arcivescovo della Arcidiocesi di Potenza- Muro Lucano – Marsico Nuovo,monsignor Salvatore Ligorio alla comunità potentina che gremiva ieri la Cattedrale dedicata al santo patrono San Gerardo La Porta con il vescovo emerito monsignor Agostino Superbo , con il parroco don Antonio Savone e tutto il presbiterio potentino.

Numerosissime le autorità presenti,il Prefetto Giovanna Stefania Cagliostro, il presidente della Regione Marcello Pittella,il presidente della Provincia Nicola Valluzzi, il sindaco della Città Dario De Luca e, al completo la giunta comunale con l’assessore alla cultura Roberto Falotico,insieme alle massime autorità militari,il Generale della Legione Basilicata Carabinieri Alfonso di Palma e le associazioni che operano all’interno delle celebrazioni e durante l’anno per aiutare i poveri e i bisognosi della Città capoluogo.

Il percorso della “Processione religiosa in onore di San Gerardo Vescovo”, a cura della parrocchia e Capitolo Cattedrale San Gerardo Vescovo è partito dalla Cattedrale. La processione ha seguito il tradizionale percorso per le strade del Centro Storico. Gerardo Della Porta, ovvero Gerardo di Potenza Piacenza, … –Potenza 30 ottobre 1119), fu vescovo di Potenza dal 1111 al 1119, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è patrono della città di Potenza. Nato a Piacenza da una famiglia di nobili origini (i marchesi Della Porta), Gerardo si diresse verso l’Italia meridionale forse alla volta dei luoghi santi, ma giunto a Potenza decise di dedicarsi alla vita apostolica. Fu tale il suo impegno che andò a svolgere il ruolo di vescovo della città, carica vacante dal 1099, data della morte del precedente vescovo, anche lui di nome Gerardo. Fu proclamato vescovo ad Acerenza nel 1111 e portò la Chiesa avanti per otto anni. Le sue reliquie sono riposte in un sarcofago nel Duomo di Potenza. Dopo solo cinque anni dalla morte, nel 1124, papa Callisto II  lo proclamò santo viva voce; immediatamente la popolazione potentina iniziò a venerare il santo. Il santo viene onorato principalmente il 30 maggio, ossia il giorno della traslazione delle sue reliquie, ma anche il 30 ottobre, giorno della sua morte. Nella memoria popolare è principalmente ricordato per il miracolo della scacciata dei Turchi, anche se non è il solo miracolo che gli viene attribuito.

Tale miracolo è probabilmente una rielaborazione che la popolazione potentina fece nei secoli successivi in un misto di verità e leggenda. Secondo la tesi popolare la città di Potenza fu colpita da un’invasione turca, la quale si concluse grazie all’intercessione del vescovo Gerardo che invocò l’aiuto di angeli celesti che scacciarono gli invasori. La certezza che il tutto sia una leggenda è accreditata dal fatto che i Turchi giunsero alle porte di Potenza mediante il fiume Basento; anche se oggi di ridotte dimensioni nel passato avrebbe potuto avere dimensioni più elevate ma, calcolando i tempi geologici molto brevi, non tali da far transitare un’intera flotta di navi. Quest’ultimo evento è ricordato nella sfilata dei turchi il 29 maggio. Nel luogo in cui avvenne secondo la leggenda il miracolo è stato edificato un tempietto con una statua del santo, popolarmente conosciuto come “San Gerardo di marmo”, edificato nel 1865 dallo scultore potentino Antonio Busciolano. Come ricorda il vescovo di Potenza monsignor Tiberio Durante nel 1887, altri sono i miracoli non ricordati nella memoria popolare del santo. Un miracolo narra di come Gerardo tornando nella città di Potenza dopo un viaggio, seguito da una grande folla di potentini, preti e frati tramutò col solo segno della croce l’acqua di una fonte in vino per placare la sete che affliggeva il suo seguito. Inoltre si narra sempre di come Gerardo guarì dalla cecità, dalle paralisi, dalla sordità e dall’essere muti.