Festa della Repubblica 2018, discorso del Sindaco di Potenza Dario De Luca
Settantaduesima Festa della Repubblica, discorso del Sindaco di Potenza Dario De Luca: “Porgo il mio deferente saluto a S.E. il Prefetto di Potenza dottoressa Giovanna Cagliostro, a tutte le Autorità Civili, Militari e Religiose qui convenute ed a tutti i Cittadini che hanno deciso di presenziare a questa cerimonia, che si tiene per celebrare la Festa della Repubblica Italiana.
72 anni fa l’esito del Referendum fu netto a favore della Repubblica e cessò la Monarchia Sabauda, punita dal Popolo italiano per aver sostenuto la dittatura fascista, durata venti anni.
Ecco che la Festa della Repubblica è da tutti associata al principio di Democrazia, ovvero al principio in base al quale il Popolo italiano è sovrano.
Garante di questa sovranità è la nostra Costituzione, approvata dall’Assemblea costituente nel dicembre del 1947.
E’ proprio la nostra Costituzione che sancisce, fra gli altri, il “diritto al lavoro” e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Come sappiamo, nel Mezzogiorno d’Italia e, quindi, anche nella nostra Regione, non c’è un diritto più disatteso del “diritto al lavoro” e questa situazione sta determinando lo spopolamento al quale assistiamo quotidianamente e che, secondo le previsioni dello Svimez, continuerà senza sosta nei prossimi decenni, riducendo i nostri territori all’insignificanza demografica.
Nei prossimi 50 anni si prevede che il Mezzogiorno perderà più di 5 milioni di abitanti.
E’ compito di tutti noi, ciascuno per le proprie responsabilità, invertire questa tendenza.
La Costituzione sancisce i princìpi, ma questi camminano sulle gambe degli uomini. Tocca alle donne ed agli uomini del nostro Paese attuare la Costituzione, impegnando tutte le risorse disponibili, naturali, intellettuali ed economiche disponibili.
Io credo fermamente che, facendo leva sulle nostre ricchezze naturali, storiche e culturali, abbiamo la concreta possibilità di invertire il corso della storia, mediante la creazione di occasioni di lavoro per i nostri giovani.
La Basilicata è ricca di tante risorse naturali, quali l’acqua, i boschi ed i suoli agricoli, per lo più abbandonati ed incolti ed è ricca di innumerevoli emergenze storiche e culturali.
E’ ricca grazie al suo paesaggio ed alla sua natura prevalentemente incontaminata.
Ecco che facendo leva su queste ricchezze, abbiamo il dovere di metterle a sistema con le nostre imprese e creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile, capace di generare un futuro di lavoro e di benessere per i nostri giovani e per le loro famiglie.
Non siamo poveri, ma dobbiamo imparare a gestire bene le nostre risorse.
Per farlo, c’è bisogno dell’impegno e della collaborazione di tutti, nessuno escluso, a partire dalle Istituzioni locali, fino a quelle nazionali.
Proprio ieri si è insediato il nuovo Governo del Paese, scaturito dalle elezioni politiche dello scorso 4 marzo.
Il varo di un nuovo Governo è un motivo di speranza per tutti, perché tutti auspichiamo che le politiche che metterà in campo generino sviluppo e benessere.
Ecco che auguro al nuovo Governo di avere successo per il bene del Paese, affinchè almeno in parte vengano risolti i problemi che lo affliggono, a partire proprio dalla disoccupazione.
Sappia il Governo che noi Sindaci siamo pronti a collaborare fattivamente per il raggiungimento di tale importante obiettivo.
Sento forte il bisogno di ringraziare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il ruolo equilibrato e deciso svolto nella gestione di una situazione oltremodo complessa, determinata da una Legge elettorale che ha dimostrato tutti i suoi limiti.
La Costituzione voluta ed approvata dai nostri Padri costituenti, che regola la vita della nostra amata Repubblica, ha mostrato la sua validità anche in questa circostanza, grazie al sistema di pesi e contrappesi fra i diversi poteri dello Stato.
Abbiamo il dovere di non dimenticare che la Repubblica è un bene grande e dobbiamo difenderla ogni giorno con il nostro impegno personale e collettivo.
Ce l’hanno consegnata i nostri Padri e noi abbiamo il dovere di riconsegnarla ai nostri figli più forte e più bella che mai !
Viva la Repubblica !
Viva il Tricolore !
Viva l’Italia !”.