Potenza solenne processione per il Corpus Domini: l’Eucaristia è la vita di Gesù donata a noi.
Ogni anno, al termine del tempo pasquale, la Chiesa celebra la solennità del Corpus Domini, definita, secondo il nuovo titolo dovuto alla riforma liturgica, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. Nel regime di cristianità la processione del Corpus Domini era ed è l’occasione di una manifestazione pubblica della fede cattolica, sulla piazza. Questa solennità è stata istituita nel XIII secolo nell’occidente latino per affermare la dottrina eucaristica contro quanti la interpretavano in modo non conforme alla tradizione della chiesa romana. Da allora il popolo cristiano la vive come una confessione del “Dio con noi”, del Signore presente al cuore della chiesa nei segni eucaristici del pane del vino, cibo e bevanda assolutamente necessari per la salvezza del cristiano, in cui il segno sacramentale è cantato, venerato, ostentato, per ricordare che tutti devono guardare al Signore Gesù Cristo narrato in quel pane spezzato come vita offerta, corpo che si è donato fino alla morte e continua a donarsi, perché Cristo ci ama fino all’estremo (cf. Gv 13,1).
Anche Potenza ha celebrato il Corpus Domini giovedì scorso, con una solenne processione per le vie del centro storico della Città capoluogo. A guidarla l’Arcivescovo della diocesi di Potenza – Marsico Nuovo – Muro Lucano monsignor Salvatore Ligorio. Dopo la celebrazione della santa messa nella Cattedrale di San Gerardo da parte del vescovo ,dal vescovo emerito Agostino Superbo , dal parroco della Cattedrale don Antonio Savone e numerosi presbiteri , il popolo di Dio si è messo in cammino al seguito del Santissimo Sacramento con i presbiteri,i diaconi,le consacrate e i consacrati seguiti da tutte le associazioni di volontariato laicale e molti cittadini.
La solenne processione è culminata in Piazza Mario Pagano dove dal loggione del palazzo del Governo il presule ha fatto la propria omelia rivolta ,ad un popolo in silenzioso e orante ascolto .Un messaggio di esortazione a tutti i presenti: “Una chiara urgenza da comprendere e rimettere al centro della nostra fede: l’Eucaristia è la vita di Gesù donata a noi esseri umani, è corpo e sangue del Signore che ci chiede di essere riconosciuto in tutti coloro con i quali egli si è voluto identificare. La carne di Cristo è l’umanità sofferente in questo mondo e l’Eucaristia vuole significare la vita di Gesù solidale e in piena comunione con quanti come lui sono nelle periferie del disagio e della sofferenza ,tanto care a Papa Francesco”. Ha detto l’Arcivescovo monsignor Salvatore Ligorio .Ad attendere l’arrivo del Santissimo Sacramento nel palazzo della Prefettura ,il Prefetto Giovanna Stefania Cagliostro e numerose autorità civili e militari.