Tursi (Matera) Arrestato il Comandante della Polizia Locale e altre  4 persone per corruzione e truffa .

L’attività investigativa, svolta congiuntamente dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Policoro, è stata illustrata in una conferenza stampa tenuta stamattina in Questura dal Procuratore Capo della Repubblica di Matera Dott. Pietro Argentino ,l’operazione è stata soprannominata “Velomatic”.L’attività è nata dagli sviluppi di un’altra indagine relativa all’incendio dell’autovettura di un funzionario del Comune di Scanzano Jonico. Le intercettazioni telefoniche disposte dall’Autorità giudiziaria per la prima indagine  hanno rivelato in maniera casuale un sistema di corruttela che ha visto coinvolto un imprenditore calabrese e il Comandante della Polizia Locale di Tursi.Questa mattina la Polizia di Stato ha tratto in arresto cinque persone, tra cui il Comandante della Polizia Locale del Comune di Tursi, S.G. di anni 64, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Matera Angela Rosa Nettis. I reati contestati sono, a vario titolo, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità e truffa.E’ emerso così che C.O. di anni 46, titolare della Beta Professional Consulting Srl di Montalto Uffugo (CS), che fornisce apparecchiature di rilevazione della velocità e servizi di gestione delle contravvenzioni al Codice della Strada, avrebbe versato un euro al Comandante della Polizia Locale di Tursi per ogni contravvenzione elevata con le sue apparecchiature. Il Comandante aveva a sua volta contattato colleghi dei comuni vicini per convincerli ad accettare l’“offerta” dell’imprenditore calabrese. La proposta del Comandante di Tursi però non era stata raccolta dai suoi colleghi, anzi uno dei Comandanti contattati, comprendendo che la proposta configurasse un reato, decideva di registrare il contenuto della conversazione.Le indagini  hanno rivelavato inoltre un sistema di annullamento delle multe, facendo risultare come pagate multe di fatto non pagate. In compenso, il Comandante si faceva dare dai trasgressori una somma in danaro, o altra utilità, tra cui la promessa di assunzione del futuro genero, un carico di legna.Per il pagamento delle “tangenti” e per l’illecito annullamento di verbali già elevati l’imprenditore si avvaleva dei suoi collaboratori I.A. di anni 52 e S.E. di anni 58, che le versavano sul conto corrente intestato alla compagna del Comandante, R.M. di anni 47.  Pertanto sono stati  disposti dall’ A.G. la misura cautelare dell’arresto in carcere per il Comandante della Polizia Locale di Tursi e gli  arresti domiciliari per gli altri quattro indagati.