Tracciato il bilancio dell’attività della Guardia di Finanza Basilicata svolta nel periodo gennaio 2017 – maggio 2018
Le Fiamme Gialle della Basilicata sono impegnate nella lotta alle frodi fiscali e ai più gravi, articolati e insidiosi fenomeni di criminalità economico-finanziaria a tutela delle fondamentali libertà economiche dei cittadini, delle imprese e dei professionisti onesti e, più in generale, a sostegno dello sviluppo del Paese e dell’intera collettività. Per l’anno in corso, la strategia d’intervento del Corpo è articolata in piani operativi, attività investigativa e controllo economico del territorio, per garantire un variegato complesso di azioni volto a presidiare tutte le aree operative demandate alle responsabilità dell’Istituzione, anche mediante la valorizzazione dell’unicità del proprio dispositivo organizzativo, basato sulla stretta interazione fra componenti territoriale e investigativa. I piani operativi, che si sostanziano nell’attuazione di programmi di interventi mirati sulle più pericolose manifestazioni d’illegalità che caratterizzano le diverse aree del territorio, sono distinti in più obiettivi strategici affidati al Corpo, vale a dire la lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, il contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica e il contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria. Altro pilastro dell’azione di servizio della Guardia di Finanza, che ne connota fortemente il carattere di Forza di polizia economico-finanziaria è l’attività investigativa, che si traduce nell’esecuzione delle indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria ordinaria relativamente a tutti i più gravi reati a sfondo economico-finanziario, cui si aggiungono quelle della Corte dei Conti relative ad ipotesi di spreco di denaro pubblico. Il controllo economico del territorio consiste, poi, nel presidio assicurato dai Reparti territoriali di strade e aree urbane per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro, nonché per il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti. A tale ultimo riguardo, è appena partito, in occasione dell’approssimarsi della stagione estiva 2018, un piano straordinario di rafforzamento del dispositivo di sicurezza economico finanziario nazionale messo in campo dalla Guardia di Finanza, volto a prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa, a tutela degli operatori onesti nei settori economici che, proprio nel periodo estivo, vedono incrementare il proprio fatturato. Nel periodo gennaio 2017 – maggio 2018, in relazione allo sviluppo di indagini di polizia giudiziaria riferite ai più gravi reati a sfondo economico-finanziario, le unità operative del Corpo della Basilicata hanno concluso 1.248 deleghe d’indagine dell’Autorità Giudiziaria ordinaria e della Direzione Distrettuale Antimafia. Le deleghe pervenute hanno interessato anche il comparto dei reati tributari, con una forte incidenza per quelle connesse all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Altri incarichi investigativi, sono pervenuti dalla Procura Regionale e dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti di Basilicata, con riferimento al settore della spesa pubblica, ed in particolare, alle ipotesi di danno erariale ed illeciti in danno della Pubblica Amministrazione.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI Oltre alle indagini di polizia giudiziaria, sono stati eseguiti 690 interventi mirati (155 verifiche e 535 controlli) che hanno consentito di denunciare oltre 160 responsabili di reati fiscali. Individuati 130 evasori totali, soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al fisco ed hanno sottratto alla tassazione oltre 67 milioni di euro. Non sono mancati i datori di lavoro che hanno impiegato i lavoratori in “nero” e/o irregolari. Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 1,6 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per oltre 10 milioni. Nel settore dei giochi e delle scommesse, l’azione di servizio della Guardia di Finanza è rivolta, oltre alla tutela del gettito erariale: − a contrastare la concorrenza sleale esercitata ai danni degli operatori onesti da parte di soggetti non autorizzati; − a tutelare il consumatore, da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, tanto sulla regolarità del gioco, quanto sulle probabilità di vincita, e, in particolare, le fasce più deboli, prime fra tutte i minori. Sono stati sequestrati nr. 23 apparecchi terminali (cc.dd. totem), nr. 61 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento e nr. 16 punti clandestini di raccolta scommesse. Sono state, inoltre rilevate e constatate Imposte di competenza dell’A.D.M. pari a circa 9 milioni di euro.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
La Guardia di Finanza impegna diversi piani operativi al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica amministrazione, minano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto solo un corretto impiego degli investimenti e dei fondi pubblici può sostenere la competitività e una piena ripresa del tessuto economico nazionale. In questa prospettiva, il Corpo continua a rafforzare ulteriormente il proprio dispositivo di vigilanza, lungo una duplice direttrice: il potenziamento delle unità operative territoriali dedicate allo specifico settore di servizio e l’intensificazione delle collaborazioni con le Autorità e gli Enti di gestione, con particolare riferimento ai settori della spesa previdenziale, sanitaria, dei fondi europei destinati alla realizzazione di progetti, dove il corretto impiego delle risorse oltre a contribuire a contenere l’esborso complessivo dello Stato, come nel caso di trattamenti pensionistici e di invalidità non spettanti, si traduce in un miglioramento della qualità della spesa con positive ricadute in termini di sviluppo del Paese. Nel periodo considerato, relativamente al settore della tutela della spesa pubblica, sono stati eseguiti oltre 380 interventi, che hanno interessato i più importanti flussi di spesa, dalla sanità alla previdenza, dai fondi comunitari agli incentivi nazionali, dalle prestazioni sociali agevolate agli appalti. L’ammontare delle risorse pubbliche indebitamente richieste o percepite da parte dei 211 responsabili è stato di circa 8 milioni di euro. In ambito sanitario, ci sono poi i c.d. “furbetti” del ticket, settore nel quale i 42 controlli mirati hanno consentito di individuare irregolarità nel 100% dei casi; in pratica le persone verificate avrebbero ottenuto prestazioni sanitarie gratuite senza averne titolo. I 246 controlli svolti nell’ambito delle prestazioni sociali agevolate (quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali) hanno evidenziato irregolarità nel 50% dei casi. Inoltre, nell’ambito dei 40 interventi eseguiti in materia di responsabilità amministrativa, sono stati segnalati alla Corte dei Conti 237 responsabili per sprechi o irregolari gestioni di risorse finanziarie pubbliche che hanno cagionato danni patrimoniali allo Stato per oltre 57 milioni di euro. Infine, sono stati sottoposti a sequestro beni immobili e mobili per un valore di oltre 11 milioni di euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 214 soggetti, che hanno consentito di effettuare proposte di sequestro per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro. Continua la lotta al mercato del “falso”, poiché tale illecito fenomeno fa male al Paese, danneggia il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo. Nello specifico settore, le attività delle Fiamme Gialle Lucane hanno permesso di sequestrare complessivamente oltre 732 mila articoli, recanti falsa indicazione di origine o pericolosi, denunciando all’Autorità Giudiziaria 34 responsabili. Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le diverse componenti territoriale e investigativa, ha visto impegnate, tra l’altro, n. 4.128 pattuglie. Le indagini antidroga, condotte anche attraverso un capillare monitoraggio delle arterie stradali di collegamento tra i maggiori siti di interesse operativo, hanno portato al sequestro di gr. 5.800 di sostanze stupefacenti, 364 piante di cannabis, alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di 64 persone, di cui 28 in stato di arresto, nonché alla segnalazione di 239 assuntori alle competenti Prefetture.