La Madonna del Sacro Monte di Viggiano. Domani la Basilicata omaggia e onora la Sua Patrona.
Domani la Basilicata omaggia e onora la Sua Patrona la Madonna del Sacro Monte di Viggiano ,a cui la popolazione lucana è legata da grande venerazione . Ancor prima che richiamare alla mente il percorso della tradizione, simbolicamente voglio ricordare la figura di Maria con questa preghiera, che appartiene alla grande mistica, scritta da San Bernardo da Chiaravalle.
Guarda la Stella, invoca Maria
Chiunque tu sia,
che nel flusso di questo tempo ti accorgi che,
più che camminare sulla terra,
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste,
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa Stella,
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca!
Se sei sbattuto dalle onde della superbia,
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la Stella, invoca Maria.
Se l’ira o l’avarizia, o le lusinghe della carne
hanno scosso la navicella del tuo animo, guarda Maria.
Se turbato dalla enormità dei peccati,
se confuso per l’indegnità della coscienza,
cominci ad essere inghiottito dal baratro della tristezza
e dall’abisso della disperazione, pensa a Maria.
Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore,
e per ottenere l’aiuto della sua preghiera,
non dimenticare l’esempio della sua vita.
Seguendo Lei non puoi smarrirti,
pregando Lei non puoi disperare.
Se Lei ti sorregge non cadi,
se Lei ti protegge non cedi alla paura,
se Lei ti è propizia raggiungi la meta.
Ogni anno, la prima domenica di maggio e la prima di settembre si festeggia, con una processione, il culto per la Madonna Nera, tra i più sentiti in Basilicata. A maggio i fedeli portano a spalla la statua e, in processione dal paese, raggiungono il Santuario del Sacro Monte di Viggiano. La prima domenica di settembre si ripete la processione che va dal santuario del Sacro Monte di Viggiano dove è custodita la statua della Madonna, in stile bizantino e rivestita di oro zecchino,la bella Madonna nera è situata nella valle dell’Agri a 1725 metri s.l.m. e a 12 km da Viggiano dove viene portata fino appunto nel santuario del paese di Viggiano. È una festa, un atto di fede e insieme una grande fatica perché la processione prevede lo spostamento della Madonna nera sulle spalle dei fedeli: Dodici gli uomini che servono per trasportare la teca e diverse le squadre che si alternano lungo il percorso su cui sono abilmente disposti degli appoggi per poter porre la statua e far riposare i portantini. Sono davvero tanti i fedeli che seguono la processione, perfino qualcuno a piedi scalzi per chiedere una grazia.È la Madonna nera di Viggiano, il cui culto è forse il più sentito in Basilicata .Arrivati all’ultimo tratto della processione, fin quasi al Santuario, la Madonna viene omaggiata con dei fuochi d’artificio. L’arrivo della statua è quello più intenso e sentito al termine del quale non resta che compiere i tre giri rituali intorno alla chiesa, baciare i quattro angoli perimetrali esterni e appoggiare sulla teca un ricordo da riportare a casa per assicurarsi la protezione della Madonna. Ha l’incarnato scuro e le fattezze di una madre amorevole che tiene sulle ginocchia Gesù Bambino, è la Patrona e Regina delle genti lucane così come ebbe a definirla San Giovanni Paolo II e, come tale è celebrata e onorata. In occasione della traslazione di ritorno a settembre quella tra stanotte e domani, la notte di sabato i fedeli salgono al Sacro Monte e ripetono i tre giri rituali e la domenica all’alba ricomincia il percorso inverso fino a Viggiano che accoglie la Madonna, addobbata di luci, vestita a festa come vuole la tradizione popolare . A maggio la processione parte dal paese di Viggiano e raggiunge il santuario dove la statua è stata custodita per quattro mesi fino al Sacro Monte, a settembre la processione fa il percorso inverso riportando la Madonna nera fin giù a Viggiano. Una singolare rappresentazione quella della Madonna nera potrebbe essere ricondotta alla presenza bizantina nelle terre lucane a partire dal VI secolo. Si narra poi che durante un assedio dei Saraceni i fedeli riuscirono a nascondere la statua lignea della Madonna nera che fu poi ritrovata in una buca posta dietro l’altare della cappella del santuario.E perché la traslazione? Anche qui si sconfina nel prodigioso, pare infatti che la statua, una volta terminata la cappella, si trasportò in modo miracoloso fino a Viggiano dove fu eretta la Chiesa Madre, per poi sollevarsi e tornare da sola in cima al Monte.