Palazzo San Gervasio (PZ)- Un arresto in flagranza per furto in abitazione 

Nell’ambito di mirati servizi finalizzati a contrastare i reati contro il patrimonio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venosa (PZ) alla guida del Capitano Alessandro Vergine, coadiuvati da quelli della Stazione di Palazzo San Gervasio, hanno tratto in arresto un 44enne barese, con precedenti di polizia, nella flagranza dei reati di furto in abitazione aggravato, resistenza a un pubblico ufficiale, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. L’uomo, unitamente a due sconosciuti complici, previa effrazione di una portafinestra di un balcone sito al 1° piano, si è introdotto in un appartamento privato ubicato nel centro di Forenza (PZ). Il tempestivo intervento dei militari operanti ha  interrotto l’azione criminosa, obbligando i malfattori a fuggire a bordo di un’autovettura, a forte velocità. Dopo un lungo inseguimento, fino alla zona P.A.I.P. di Palazzo San Gervasio, i ladri hanno abbandonato l’auto e si sono dileguati a piedi per le campagne limitrofe. Le ininterrotte ricerche  hanno consentito successivamente di rintracciare, nei pressi del locale cimitero, uno dei malviventi fuggiti poco prima. Gli operanti hanno  rinvenuto anche, in una pubblica via, prossima all’abitazione svaligiata, un orologio da polso della vittima trafugato poco prima del valore di 200,00 euro circa, che è stato immediatamente restituito al legittimo proprietario. Gli immediati accertamenti sull’autovettura utilizzata dai tre non hanno consentito di acclararne la provenienza, sia per l’illeggibilità del numero di telaio sia perché sulla stessa erano state illecitamente apposte le targhe di un altro mezzo, rubate lo scorso 30 agosto ad Adelfia (BA). Pertanto, i militari  hanno proceduto al sequestro del veicolo e delle targhe, nonché di attrezzi vari, verosimilmente utilizzati per il furto, rinvenuti all’interno dell’autovettura. La persona tratta in arresto, dopo gli adempimenti del caso, è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Potenza, così come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria del capoluogo lucano.Proseguono le investigazioni dei Carabinieri finalizzate ad individuare i due complici datisi alla fuga.