Melfi(Potenza)-Rapina in un ristorante.Due arresti
Nella mattinata odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza coordinata dal procuratore capo Francesco Curcio e delegate ai Carabinieri della Compagnia di Melfi (PZ), è stata data esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, disposta dal GIP di Potenza, nei confronti di Bevilacqua Donato e Bevilacqua Antonio, uno dei quali sorvegliato speciale di P.S., ritenuti responsabili, a vario titolo, di rapina aggravata in concorso,furto aggravato, ricettazione in concorso.Le indagini nei confronti dei due arrestati furono avviate dai Carabinieri lo scorso 27 gennaio, allorquando, intorno alle 23.00, tre uomini incappucciati e con il volto travisato da passamontagna, di cui uno armato di fucile, esplodendo un colpo all’interno del locale, fecero irruzione nel frequentatissimo Bar “Hay Days”, sito nella zona industriale di San Nicola di Melfi (PZ), di fronte allo stabilimento della “FCA”.Nella circostanza, i tre, dopo essersi impossessati del denaro contenuto nel registratore di cassa e del portafogli del proprietario, si erano allontanati dal piazzale antistante l’esercizio commerciale a bordo di un’autovettura Fiat Uno, asportata poco prima, proprio nel mentre sopraggiungevano i Carabinieri, informati dalla Centrale Operativa circa il furto di detto veicolo avvenuto nella serata in Rionero in Vulture (PZ) ed insospettiti proprio dalla presenza dello stesso nei pressi del bar. Ne segui un pericoloso inseguimento, in parte contromano ed a fortissima velocità, che si concluse con il sinistro in cui è rimasta direttamente coinvolta la Fiat Uno, che si è capovolta.Dei tre occupanti, venne bloccato e tratto in arresto in flagranza di reato uno dei due che era entrato nel bar, un 36enne di Melfi, mentre i restanti due riuscirono a darsi a precipitosa fuga.A bordo del veicolo venivano rinvenuti c sequestrati un fucile Beretta cal. 12, risultato rubato in provincia di Foggia nel 2011, gli indumenti utilizzati dai rapinatori ed alcuni arnesi per forzare la portiera ed accendere il quadro del mezzo rubato, oltre al portafogli rubato e restituito al titolare del locale.Le investigazioni fatte nei mesi successivi hanno permesso di arrivare all’identificazione dei due complici che allora si erano dati alla fuga.