Favori e prestazioni sessuali,arrestato magistrato.
In data odierna, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica coordinata dal Procuratore Capo dott. Francesco Curcio e, delegate al Nucleo di Polizia Economico — Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce è stata data esecuzione all’ordinanza del G.I.P. di Potenza che ha disposto le seguenti misure cautelari personali:la custodia cautelare in carcere nei confronti di Arnesano Emilio, Pubblico Ministero.presso la Procura della Repubblica di Lecce, e Siciliano Carlo, Dirigente dell’ASL di Lecce; la misura degli arresti domiciliati con dispositivo elettronico dl controllo nei confronti di NARACCI Ottavio, Direttore Generale dell’ ‘ASL di Lecce, TRIANNI Giorgio, Dirigente dell’ASL di Lecce, ROLLO Giuseppe, Dirigente dell’ASL di Lecce,MARTINA Benedetta, avvocato iscritto all’ Albo degli avvocati di Lecce; il divieto di dimora nel Comune di Lecce nel confronti di CIARDO Salvatore Antonio; Sempre su richiesta della Procura di Potenza il Gip potentino ha disposto:- il sequestro di una piscina di pertinenza del dr. TRIANNI ( che dalle indagini è risultata oggetto di mercimonio fra il PM Arnesano, titolare del procedimento penale nel quale la piscina era sottoposta a sequestro, e il dr. Trianni ); il sequestro di un’imbarcazione e di euro 18.400,00, nei confronti di ARNESANO Emilio, in quanto profitto del reato del delitto di corruzione . Il procedimento — radicato per competenza presso la Procura di Potenza ai sensi dell’art. 11 c.p.p. essendo l’Arnesano magistrato in servizio presso il distretto della Corte d’Appello di Lecce — ha avuto origine da singola e specifica notizia di reato a carico di ARNESANO Emilio e di altri soggetti, emersa nel corso di indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Lecce nel mesi scorsi. Per la parte di competenza la stessa veniva trasmessa, dallo stesso Procuratore della Repubblica Di Lecce, a questo Ufficio. Venivano così avviate indagini ampie ed approfondite nei confronti del dott. Arnesano nel corso delle quali emergevano ulteriori e numerosi fatti-reato .E così, le intense Investigazioni svolte, in pochi mesi (Circa 4) oltre a riscontrare l’ipotesi delittuosa originariamente venuta in rilievo vale a dire un provvedimento di dissequestro della suddetta piscina con successiva richiesta di archiviazione della notizia di reato, in cambio di un soggiorno con annesse battute di caccia offerte dal Trianni all’Arnesano – facevano anche emergere — si ripete, in pochi mesi di investigazioni un ampio spettro di delitti commessi con abuso e vendita delle proprie funzioni da parte del Magistrato.Il Sostituto Procuratore Arnesano Emilio, con modalità che le indagim mostravano come continue e stabili, risultava protagonista — sulla base di un compendio indiziario ritenuto grave dal GIP di Potenza – di ulteriori episodi di corruzione in atti giudiziari, di induzione a dare o promettere utilità a PU e di abuso di ufficio. Infatti, l’Arnesano, come emerso dalle investigazioni, per un verso o vendeva, in più procedimenti, l’esercizio della sua funzione giudiziaria in cambio di incontri sessuali ed altri favori. In particolare, le indagini consentivano di accertare — e contestare il relativo capo di accusa per corruzione in atti giudiziari – che ARNESANO aveva stretto un rapporto corruttivo, consolidato e duraturo, con MARTINA Benedetta, avvocato del foro di Lecce: in numerose occasioni il Sostituto Procuratore pilotava procedimenti in cui gli Indagati erano assistiti dall’avv. MARTINA ottenendo in cambio prestazioni sessuali dalla medesima. Ma non solo.In altro caso, come svelato dagli accertamenti svolti e dalle Intercettazioni, la stessa avvocatessa MARTINA Benedetta chiedeva ad ARNESANO di aiutare la sua atmca e giovane collega, NESTOLA Federica, a superare la prova orale dell’esame d’avvocato. In questo caso ARNESANO, con la finalità di ottenere ln cambio prestazioni sessuali tanto dall’avv. MARTINA quanto da NESTOLA Federica, contattava l’avv. Ciardo, componente della Commissione d’esame per avvocato presso la Corte d’appello di Lecce, concordando un incontro presso il suo ufficio (al quale partecipavano, oltre al Sostituto, l’avv, CIARDO e NESTOLA Federica) nel corso del quale venivano definite le domande che sarebbero state poste alla candidata in sede di prova orale ( che la candidata, in effetti, poi superava)ARNESANO, inoltre, come emerso dalle indagini, accettava la richiesta dell’avv. Carbone Manuela del foro di Lecce di intervenire a suo favore con il Presidente del Collegio di Disciplina costituito presso l’Ordine degli Avvocati di Lecce, avv. CONTE Augusto, come effettivamente faceva, avendo un incontro con il CONTE nel quale la richiesta veniva avanzata ed accettata Anche in questo caso Arnesano, come contestato nel relativo capo di accusa, chiedeva alla Carbone, in cambio del suo Intervento, delle prestazioni sessuali. Per altro verso, Arnesano, su di un diverso fronte, appariva protagonista di un ultenore e collaudato sistema dl vendita delle funzioni giudiziarie, in cui garantiva reiteratamente a favore di dirigenti e medici dell’ASL di Lecce amici di SICILIANO Carlo – le indagini consentivano di individuare fra questi : NARACCI Ottavio (Direttore Sanitario dell’ASL di Lecce fino al 2015 e da gennaio 2018 Direttore Generale della medesima ASL), TRIANNI Giorgio (Dirigente dell’ ASL di Lecce), ROLLO Giuseppe (Primario del Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce) — l’esito positivo di procedimenti giudiziari a carico. Di tali sanitari c dirigenti ASL. In cambio di questo Intervento il dott. Arnesano riceveva diverse utilità .In primo luogo favori di carattere economico : SICILIANO vendeva ad ARNESANO un’imbarcazione di 12 metri ad un prezzo di gran lunga inferiore al prezzo di mercato (accettando, peraltro, un pagamento in mazzette di denaro contante sulla cui origine sono in corso accertamenti – e indicando nell’atto di acquisto un prezzo simbolico non corrispondente a quello realmente pagato). In questo caso l’Arnesano, si impegnava personalmente, quale PM di Udienza, in una strategia processuale tesa a fare ottenere l’assoluzione al NARACCI ( che in effetti riusciva ad ottenere) dirigente ASL legato al SICILIANO, accusato di peculato innanzi al Tribunale di Lecce. E a fronte di tale disponibilità mostrata nei procedimenti nei quali il gruppo di medici e dirigenti ASL legati al Siciliano Arnesano, otteneva non solo, come si è visto, soggiorni gratuiti c imbarcazioni a prezzo di saldo, ma anche trattamenti di favore da parte dei medesimi dirigenti dell’ASL nella prenotazione di visite mediche, nella prenotazione di interventi per familiari, nelle visite a proprie amiche c così via).