Polizia e Carabinieri in una operazione congiunta contro le truffe: due arresti
La Polizia di Matera e i Carabinieri della Compagnia di Tricarico, la scorsa notte hanno arrestato a Napoli due giovani del luogo, con precedenti di polizia, perché responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di delitti contro il patrimonio e di due truffe aggravate commesse a Matera e provincia in danno di persone anziane. Il provvedimento restrittivo che ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di SORRENTINO Salvatore di anni 24 e GIUGLIANO Biagio di anni 20
è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera dr.ssa Angela Rosa Nettis, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Lorenzo Nicastro. Le indagini che hanno condotto alla cattura dei due sono state compiute dalla Squadra Mobile della Questura di Matera e dal Comando Stazione Carabinieri di Garaguso che hanno ricostruito meticolosamente le loro scorribande criminali, circostanziate in due episodi commessi a Matera il 18 ed il 27 luglio dello scorso anno. Nel primo episodio è stata perpetrata una truffa in danno di un’anziana signora, ottantaduenne di Matera, che dopo aver risposto ad una telefonata, ha ricevuto in casa un finto corriere che le ha consegnato un pacco contenente un computer chiedendo e ottenendo la somma di 600 Euro; successivamente la donna ha scoperto che all’interno della confezione vi erano due pacchi di riso. L’altro episodio truffaldino è stato commesso, sempre a Matera, ai danni di un’altra anziana signora, una pensionata ottantunenne, con le medesime modalità descritte in precedenza; la donna ha ricevuto in casa il pacco scoprendo poi che conteneva del riso, dando la somma di 500 Euro a fronte dei 2.500 richiesti. Ai due soggetti si è giunti grazie ad una articolata attività investigativa, svolta congiuntamente da Polizia e Carabinieri, che ha portato alla costruzione di una corposa piattaforma indiziaria a carico dei due arrestati, anche mediante l’analisi dei traffici telefonici dei soggetti, dei transiti delle autovetture utilizzate, oltre ai riscontri tecnici conseguenti agli accertamenti della Polizia Scientifica che è riuscita ad esaltare anche delle impronte sui pacchi consegnati. Alcuni elementi indiziari che hanno portato alla emissione del provvedimento restrittivo, peraltro, sono il frutto dell’analisi compiuta sul materiale di interesse investigativo sequestrato nel corso delle perquisizioni operate nel napoletano lo scorso ottobre, quando sempre personale della Squadra Mobile di Matera e della Stazione Carabinieri di Garaguso arrestarono altri due soggetti per i medesimi reati commessi in provincia di Matera, entrambi riconducibili alla medesima associazione per delinquere. Si coglie l’occasione per ribadire di fare massima attenzione quando si ricevono chiamate da sconosciuti o da persone che si presentano con il nome di figli o nipoti, ovvero che citofonano dicendo di dover consegnare dei pacchi. In tali casi, se si hanno anche dei piccoli dubbi si dovrà contattare il 112 o il 113 oppure un parente o un amico che possano intervenire prontamente. Le truffe, soprattutto quelle in danno di persone anziane, rappresentano un fenomeno odioso dal momento che i malfattori, fingendo consegne conseguenti ad ordini fatti da figli o nipoti delle vittime prese di mira, ovvero facendo emergere falsamente situazioni di difficoltà di tali congiunti, riescono ad intenerire le vittime, incidendo sui loro affetti familiari, quindi inducendole a consegnare delle somme di denaro.