Assegnata gestione Centro accoglienza lavoratori stagionali Palazzo San Gervasio

Saranno garantiti, tra gli altri, i seguenti servizi: ambulatorio medico gestito a cura dell’Asp di Venosa;  prenotazione del lavoro a cura del Centro per l’impiego di Lavello;  navetta per il trasporto per e dai luoghi di lavoro. La soddisfazione del consigliere Quarto.

 Dopo una  sola settimana dalla scadenza dell’Avviso pubblico per la gestione del Centro di accoglienza dell’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio, per lavoratori migranti stagionali occupati nella filiera della raccolta del pomodoro, il Dipartimento Presidenza della Giunta comunica di aver proceduto tempestivamente alla valutazione delle candidature e all’assegnazione del servizio all’associazione di volontariato Lucania Word.

Nel centro di accoglienza, un immobile di proprietà della Regione Basilicata, ai lavoratori stagionali saranno garantiti, in particolare, oltre a alloggio, servizi igienici, punti cottura cibi, i seguenti servizi: ambulatorio medico gestito a cura dell’Asp di Venosa;  prenotazione del lavoro a cura del Centro per l’impiego di Lavello;  navetta per il trasporto per e dai luoghi di lavoro.

Tutto quanto, sottolinea la Presidenza della Regione Basilicata, nell’ambito dell’applicazione del Protocollo d’intesa per la lotta al caporalato sottoscritto con il Ministero dell’Interno e conla Prefettura di Potenza e, per la prima volta dal 2014, con l’utilizzo di fondi comunitari rivenienti dal Pon Inclusione, cofinanziato dal Fse 2014-2020.

“Finalmente trova soluzione  il problema legato alla gestione del Centro di accoglienza dell’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio. Non si può che esprimere soddisfazione per l’accelerata che la Presidenza della Giunta regionale ha dato con la valutazione delle candidature e l’assegnazione del servizio”. Lo ha sottolineato il consigliere regionale di “Basilicata possibile” Piergiorgio Quarto.  “E’ importante che ai lavoratori stagionali occupati nella filiera della raccolta del  pomodoro nell’area Nord della regione, vengano   garantiti oltre all’alloggio, i servizi igienici, i punti di cottura cibi e tanti altri servizi. Naturalmente si tratta di una soluzione temporanea al problema, che necessita, indubbiamente, di un approfondimento e di un coinvolgimento di tutti gli enti interessati. Una cosa è certa: la Regione Basilicata, così come dimostrato anche in questa occasione, farà la sua parte, così da dare allo stesso tempo una risposta importante alla lotta contro il caporalato”.