Cupparo a incontro di T3 Innovation su Aerospazio con Cristoforetti.

Oggi lo spazio rappresenta una grande opportunità di sviluppo per la nostra società. Opportunità di lavoro, crescita e di servizi che potranno essere forniti da piccole e medie imprese, start up ad alta tecnologia e bassissimo impatto ambientale in grado di creare occupazione di qualità stabile

“Il settore dell’aerospazio è destinato ad avere un grande sviluppo anche grazie all’attenzione che la politica sta dedicando a questa importante attività.  Oggi lo spazio rappresenta una grande opportunità di sviluppo per la nostra società. Opportunità di lavoro, crescita e di servizi che potranno essere forniti da piccole e medie imprese, start up ad alta tecnologia e bassissimo impatto ambientale in grado di creare occupazione di qualità stabile. Su questi aspetti a livello territoriale è molto importante proseguire lungo la scia tracciata dalla Strategia regionale di specializzazione intelligente (S3) che vede proprio nell’aerospazio uno dei settori di punta da valorizzare in termini industriali e culturali. Ritengo sia molto importante proseguire sulla strada intrapresa non dimenticando il lavoro svolto dall’Agenzia Aerospaziale di Matera e le azioni del Consorzio Tern mettendo in rete tutte le esperienze del nostro territorio”.

Lo ha dichiarato Francesco Cupparo, assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, nel suo intervento, nel corso del quale ha portato i saluti del presidente della Regione Vito Bardi, all’incontro  che si è tenuto nella serata di ieri al Teatro Stabile di Potenza, sui temi dell’innovazione e della ricerca scientifica nel settore Aerospazio promosso da T3 Innovation, la struttura di trasferimento tecnologico della Regione Basilicata, che mira a sensibilizzare il territorio sui temi dell’innovazione e a favorire la crescita del livello di competitività degli stakeholders regionali.

Ospite d’onore Samantha Cristoforetti dell’Agenzia spaziale europea (Esa), nonché capitano pilota dell’Aeronautica militare Italiana, prima astronauta italiana ad abitare la Stazione spaziale Internazionale, la quale ha parlato degli esperimenti scientifici condotti nel corso della sua straordinaria esperienza vissuta nel laboratorio orbitante: “Grazie ad una lungimirante politica industriale che risale agli anni Novanta, in collaborazione con la Nasa, noi astronauti italiani in quest’ultimo decennio abbiamo avuto delle opportunità di volo numerose”. L’astronauta ha parlato dei progetti presenti e futuri: “Il rover di ExoMars 2020 sarà capace di esplorare Marte e al tempo stesso studiarlo in profondità. Siamo alla ricerca di eventuali semplici forme di vita difficili che esistano sulla superficie ma che potrebbero esistere in profondità. Guardando al futuro, probabilmente nel prossimo decennio ci piacerebbe fare una missione in collaborazione con la Nasa consistente nel prendere campioni da Marte, campioni non degradati di suolo marziano. Come ESA vorremmo realizzare una stazione orbitante intorno alla luna e coinvolgere l’Europa in questo progetto”.

Nel corso dell’incontro, moderato dal coordinatore di T3 Innovation Pierluigi Argoneto, è intervenuto Giovanni Caprara, responsabile della redazione scientifica del Corriere della Sera e autore di numerosi saggi sulla storia della scienza e dell’esplorazione spaziale. “Rendo omaggio al lucano Rocco Petrone che 50 anni fa ci ha portati sulla luna – ha dichiarato il dott. Caprara – lo spazio deve essere vissuto in una dimensione quotidiana. Oggi si parla di ritorno sulla luna e lo spazio è anche per l’Italia una realtà vivace sulla quale è legittimo sognare uno sviluppo per il paese”.

Serafino D’Angelantonio, presidente e CEO di Airbus Italia, una delle più importanti multinazionali nella costruzione di aeromobili, attiva anche nel settore aerospaziale e della difesa ha illustrato quelle che sono le opportunità di sviluppo offerte dalla space economy. “Il settore Aerospazio è un business che ha generato nuovi mercati – ha sottolineato il dott. D’Angelantuono – stiamo diventando una società sempre più affamata di dati e connettività. La space economy deve essere vissuta non come una minaccia ma come un’opportunità. Oggi il settore spaziale gode di un interessamento istituzionale forte da parte di tutti gli Stati”