“Alleviamo il futuro” – così il consigliere Quarto.

“ ‘Alleviamo futuro. Expo 2019’ organizzata a Matera  è stata un’importante occasione di confronto. Gli intervenuti all’evento hanno avuto la possibilità di visitare la grande esposizione della zootecnia del futuro”.  Lo afferma  il consigliere regionale di Basilicata positiva, Piergiorgio Quarto, ospite dell’evento in diverse location. “L’occasione diventa unica per instaurare un rapporto diretto tra animali, cibo, racconto unico dell’esperienza umana che ha come sostrato naturale e irrinunciabile:la terra. Tutto il contesto operativo e organizzativo considera come massima espressione il valore inestimabile del patrimonio offerto alla storia dalla società agricola materana in generale, contadina in particolare.  La manifestazione organizzata dall’Associazione Italiana allevatori insieme all’Associazione regionale allevatori ha posto  al centro del dibattito la zootecnia, comparto che occupa nel panorama non solo agricolo, ma nell’intera economia italiana un ruolo di rilievo, essenziale. Gli esperti del settore –  continua Quarto – sono ampiamente convinti che esistono tutti i presupposti per creare una simbiosi ottimale tra sezione agroalimentare e comparto allevatori. Le cifre al riguardo sono semplicemente sbalorditive, si parla di apparati economici in grado di produrre ricchezza ben oltre il 10% del pil nazionale, caricandosi un indotto occupazionale di 1.500.000 di lavoratori circa. I dati esemplificano una realtà in crescita costante su gran parte del territorio nazionale. L’iniziativa materana assume ancor più rilievo rapportandosi alla possibilità di confronto con esperienze e progettualità di valenza politica già avviate in altri contesti regionali, al Nord in primis. In qualità  oggi di consigliere regionale,  espressione e riferimento costante delle aspettative della società civile diventa fondamentale per me divenire portavoce di queste esigenze che opportunamente dimensionate devono essere calate nella realtà del territorio lucano. Territorio dove la zootecnia può contare su oltre 90.000 bovini e 200.000 ovini, dati importanti ma che vanno incrementati con politiche attente di sviluppo del settore. Oggi la zootecnia deve avere un ruolo primario nella tutela ambientale. occorre finalmente introdurre nel territorio l’idea di una zootecnia caratterizzata da una filiera condivisa con ampia responsabilità  non solo sociale, ma soprattutto civile. Il riferimento è alla valorizzazione in Basilicata dei piccoli centri, parliamo dei territori interni, dominati oggi purtroppo dall’abbandono delle popolazioni, alla ricerca altrove di realizzazione occupazionale. I giovani lucani, i lavoratori stranieri desiderosi di realizzarsi nelle migliori espressioni della vita ossia un lavoro, una famiglia possono e devono trovare proprio nella scelta di dedicarsi all’allevamento e nei prodotti derivati dalla trasformazione la giusta soluzione ai loro perchè lavorativi. La politica, quella giusta, quella dei fatti deve rendersi parte diligente, offrirsi come garante per facilitare la progettualità di sistema e nello sconfiggere le lentezze burocratiche. Bisogna saper intercettare la voglia di aprirsi all’esperienza nel mondo agricolo di tanti giovani e non. Ecco perchè queste giornate di ‘Alleviamo futuro.  Expo 2019’ devono avere come finalità principale l’avviare alla conoscenza dell’ agricoltura in generale e in quello della zootecnia in particolare. Il dialogo, il confronto devono essere strumenti in grado di avvicinare e far affrontare ai vertici istituzionali criticità quali il sostegno ai giovani o le azioni di sviluppo integrato. Occorre iniziare a parlare di agricoltura di qualità collegata a processi innovativi abbinati all’agroalimentare. lo sviluppo concreto di queste tematiche richiede un intervento di tutte le componenti agricole sociali, unite da un concetto guida:la condivisione. Al bando le grida sterili, gli isterismi malcelati, il consiglio –conclude  Quarto – di chi in agricoltura come me ci vive da sempre e’ di avanzare uniti, insieme per dare un futuro migliore all’agricoltura della Basilicata”.