“Le forze armate, le sue sante e i suoi santi protettori” di Palladino-Monteleone.

18 sculture in tecnica mista per proteggere i corpi militari italiani. Il 30 novembre la mostra lascia Palazzo D’Errico di Potenza. “Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra”. Lo sapeva bene il generale statunitense Douglas Macarthur con il quale sembrano concordare i due artisti Vito Palladino e Rocco Monteleone nell’ideazione e realizzazione della mostra “Le forze armate, le sue sante e i suoi santi protettori, ospitata fino al 30 novembre nei locali del Palazzo della Cultura – D’Errico in via Cesare Battisti  nei pressi di Largo Pignatari di Potenza. Una ricerca iconografica che, ricreando lo stretto legame tra l’immaginario sacro e le forze armate, vuole motivare l’uso delle armi verso la ricerca della pace e della fratellanza, così come rivela la frase incisa sotto ogni scultura: eserciti vocati ad abbattere barriere fra gli uomini e non a crearle.

Le forze armate, le sue sante e i suoi santi protettori” del laboratorio “Innovazione e Devozione in Arte” di Palladino-Monteleone ha ricevuto il suo battesimo lo scorso 4 novembre in occasione della commemorazione “dell’ Unita Nazionale e delle forze armate” presso i saloni di rappresentanza della Prefettura di Potenza. Il suo allestimento è stato anche occasione per la cittadinanza di poter visitare, per la prima volta, gli splendidi saloni prefettizi alla presenza delle alte cariche militari, le quali hanno dimostrato interesse e apprezzamento per un’esposizione così originale, soprattutto sotto il profilo concettuale.

Nel pomeriggio dello stesso 4 novembre la mostra è stata spostata nel Palazzo della Cultura-D’Errico, di recente restauro e nel cuore del centro storico della città, dove rimarrà fino al 30 novembre. L’allestimento si compone di 18 sculture a tutto tondo, realizzatecon varie tecniche che vanno dalla scultura in terracotta policroma come la Santa Maria del Cammino, patrona del corpo dei Bersaglieri, alla scultura ricoperta di stoffa imbevuta di gesso come il San Martino da Tours, protettore della Fanteria, o la scultura in stile del Settecento Napoletano come il San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato e dei Paracadutisti. Le opere sono state corredate da 22 stemmi delle varie forze armate, tutti realizzati in terracotta e dipinti a mano. A chiusura di questo “santo” percorso, una scultura dedicata alla Madonna di Viggiano,patrona della Basilicata. In contemporanea del finissage di sabato 30 novembre è prevista anche la presentazione dell’esposizione di libri, fumetti, dischi in vinile e collezionismo a cura dell’associazione culturale “Puglia Eventi” in occasione del calendario dell’Autunno Letterario della Citta’ Verticale. Dopo Potenza, la prossima tappa della mostra sarà Matera e poi tutti i maggiori comuni della Basilicata.