Primo maggio, il messaggio del presidente Bardi.
Il primo maggio quest’anno ricorre in un tempo molto particolare condizionato da una pandemia che costringe tutti, lavoratori e non, a restare in casa.
E’ un tempo molto difficile perché le regole che ci siamo dati dall’inizio di marzo per ridurre il contagio attraverso il distanziamento sociale avrà pesanti ripercussioni sul fronte del lavoro, dell’occupazione e, in generale, dell’intera economia, da quella mondiale fino a quella delle nostre piccole comunità.
Ho sempre guardato a questa festa come a una straordinaria occasione per riflettere più di quanto dovremmo tutti fare quotidianamente sulle condizioni di coloro che hanno un lavoro, ma anche e soprattutto di coloro che, purtroppo, un lavoro ancora non ce l’hanno.
Sono due temi che, soprattutto in un tempo difficile e di straordinaria emergenza come quello che stiamo vivendo, vanno affrontati mettendo in secondo piano le visioni ideologiche e puntando, invece, ad attraversare il sentiero della ragione per individuare soluzioni concrete finalizzate a migliorare le condizioni di chi un lavoro ce l’ha e ad allargare la platea occupazionale riducendo al massimo le incertezze e aumentando le garanzie.
Arriviamo tutti a questo primo maggio molto stanchi e piuttosto sfiduciati rispetto al futuro che ci aspetta.
Ma voglio cogliere questa importantissima giornata che si celebra in tanti paesi del mondo per lanciare un messaggio di speranza, di fiducia.
Non voglio citarle una ad una, ma negli ultimi giorni abbiamo messo in campo enormi investimenti per venire incontro alle aziende, ai lavoratori, alle famiglie dando una boccata di ossigeno per l’immediato e costruendo le basi per guardare al futuro con maggiore ottimismo e fiducia.
Certo, non è facile. Ma anche in considerazione dei bassi numeri di contagio da Covid 19 che siamo riusciti a mantenere e che finalmente ci fanno vedere una piccola luce in fondo al tunnel, crediamo che ci siano tutti i presupposti per guardare con prudente ottimismo al futuro della nostra comunità.
Ed è con questo spirito che voglio formulare i più sinceri auguri a tutti i lavoratori, alle organizzazioni sindacali che li rappresentano, a coloro che un lavoro lo stanno cercando, alle imprese, alle associazioni datoriali, a tutte le famiglie lucane per un buon primo maggio, certo diverso, ma comunque aperto a un futuro migliore.
Restiamo uniti e ce la faremo.