Programma TIS, Cupparo: ridare dignità di lavoro a queste persone.

Per i beneficiari del Programma TIS (Tirocini finalizzati all’inclusione sociale) – che nonostante la sospensione delle attività, a seguito dell’epidemia Covid-19, hanno continuato a percepire le indennità mensili – non è previsto il recupero delle ore non prestate. Lo precisa l’assessore regionale alle Attività Produttive Francesco Cupparo in riferimento ad un comunicato di Cgil, Cisl, Uil “che si occupa oltre che del Programma TIS anche del Reddito Minimo di Inserimento (RMI) con numerose inesattezze e valutazioni che richiedono precisazioni, perché – evidenzia l’assessore – le persone interessate siano correttamente informate”.

“Intanto – aggiunge Cupparo – è da respingere l’arbitraria affermazione di ‘rimpallo di
responsabilità tra la Presidenza della Giunta e l’assessore alle Attività Produttive’, con il giudizio privo di alcun fondamento sulla gestione delle due misure che sarebbe ‘nel caos più totale’. Dovrebbe essere ben noto ai sindacati – continua l’assessore – che le competenze per il Programma TIS sono attribuite al mio Dipartimento e quelle del RMI alla Presidenza della Giunta ma non per questo non esiste una sinergia di azioni come testimoniano le deliberazioni assunte in contemporanea dalla Giunta su entrambe le misure, sia riferite a proroga e rifinanziamento che alle politiche attive del lavoro con l’obiettivo comune ad entrambe le misure di superare definitivamente gli elementi di precarietà ed assistenzialismo per ridare dignità di lavoro alle categorie di cittadini
coinvolti”.

“Quanto alle condizioni di svolgimento delle attività e alla determinazione delle indennità – afferma ancora Cupparo – è il caso di spiegare che la Giunta regionale, ereditando le misure da quella precedente, per senso di responsabilità, ha provveduto alla proroga e all’individuazione di nuove risorse finanziarie per non abbandonare queste persone al proprio destino. Anche per questo respingiamo al mittente la solita accusa populista di ‘spreco di risorse’ tanto più che proprio in questa fase di emergenza sanitaria e socio – economica abbiamo dimostrato di avere grande attenzione verso le categorie sociali che vivono in maniera più marcata il disagio economico come testimoniano l’introduzione della Social Card, le misure di sostegno alla Caritas Diocesana e sulle eccedenze alimentari, per citare solo quelle a carattere sociale”.

“Dopo l’interruzione della seconda fase del Programma TIS, dovuta alla pandemia, vogliamo rassicurare infine la platea dei beneficiari del programma – conclude Cupparo – che la Giunta è a lavoro per definire, con il partenariato sociale e l’attività dell’Arlab, nuove misure di sostegno a favore di categorie sociali appartenenti ad una fascia di popolazione caratterizzata da particolare vulnerabilità e fragilità, al fine di consentirne la partenza a breve termine. Per quel che riguarda il recupero delle ore dei lavoratori del RMI, tenuto conto che è intenzione del Presidente e dell’intera Giunta prorogare il programma fino al 31 dicembre, si potrebbe ipotizzare di spalmare il recupero dei mesi di fermo dovuto al lockdown nei mesi futuri. Questo sarà certamente concordato con i Comuni e con i sindacati”.