L’impegno di Comune e Acta per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.

Sono stati l’assessore all’Ambiente Alessandro Galella, il maggiore della Polizia locale Vincenzo Manzo, il capitano del nucleo operativo Tutela ambientale della Polizia locale Rocco Laraia e l’amministratore unico di Acta Camillo Naborre a illustrare nel corso di una conferenza stampa le misure che si stanno adottando e quelle che si andranno a porre in essere per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, quello del conferimento errato e tutto quanto concerne il mancato rispetto del decoro urbano. Nell’introdurre l’incontro con i giornalisti l’assessore Galella ha stigmatizzato “il comportamento di quanti, nei parchi cittadini, a titolo di esempio quanto accade in quello ‘Elisa Claps’, tra loro molti giovani, festeggiano e organizzano pic nic senza minimamente preoccuparsi di ripulire la zona dai loro rifiuti. Un atteggiamento davvero incivile, ancor più preoccupante alla luce della giovane età dei responsabili. Quelli condotti in questi giorni non sono frutti di interventi spot, ma rientrano in un preciso programma che vedrà il ripetersi di questo tipo di operazioni ogni mese, per arginare e circoscrivere sempre più quanti, evidentemente, non vogliono bene a Potenza e fanno gravare sulle tasche dei potentini l’abbandono indiscriminato dei rifiuti”. Il maggiore Manzo ha spiegato che “le 32 telecamere presenti sulle 19 postazioni hanno consentito di elevare diverse sanzioni oltre a quelle comminate dagli operatori della Polizia in borghese che, a bordo di auto civetta, hanno pattugliato il territorio. In quattro giornate di accertamenti, condotti nei primi giorni di settembre, sono state 104 le persone identificate e 16 le sanzioni comminate. Nel primo semestre di quest’anno abbiamo realizzato 315 sopralluoghi, grazie soprattutto al nucleo Tutela e Ambiente  e al capitano Laraia, rilevando ulteriori 38 infrazioni e altre 24 negli ultimi 15 giorni. Le sanzioni realizzate grazie agli impianti di videosorveglianza comportano un’attività di indagine più articolata e, sempre nel medesimo ambito stiamo valutando, di concerto con il Sindaco e l’Amministrazione comunale tutta, di dotarci di ‘fototrappole’, telecamere mobili ad alta definizione, dotate di batterie autonome, che si attivano quando rilevano movimenti, che possono essere disposte presso le postazioni dove si registrano le maggiori criticità. L’attività posta in essere continuerà diversificando gli orari di intervento, anche notturni, proprio per arrivare all’individuazione di coloro che, non rispettando la normativa vigente, in alcuni casi commettendo anche reati penali, sporcano la città, arrecando un danno all’intera comunità”. “Non esito – ha detto nel suo intervento Naborre – a chiamare con il nome che è loro più consono chi commette reati ambientali: si tratta di criminali. Dall’abbandono di materiale edile di risulta, laterizi compresi, fino al mobilio e altro ciarpame riveniente spesso da traslochi, vengono buttati nei pressi dei punti di raccolta o abbandonati dovunque e, pur passando su molte postazioni fino a tre volte al giorno, non riusciamo a evitare che tutto questo determini il mancato decoro di molte aree cittadine. E per questo, che ringrazio l’Amministrazione e la Polizia locale per aver dato seguito alle riunioni avute e, spero che le azioni messe in campo proseguano in maniera pervicace, per arrivare alla ‘tolleranza zero’ nei confronti di quelli che ripeto, ritengo essere criminali. Severa repressione che sarà possibile anche grazie al lavoro del Consiglio comunale che ultimamente ha varato il nuovo regolamento che prevede un inasprimento delle pene. Di pari passo proseguiremo con un’opera di sensibilizzazione attraverso un’apposita campagna informativa, mirata anche a migliorare la qualità della raccolta differenziata, che comincia a mostrare qualche ‘segno di stanchezza’, com’è fisiologico che si registri in tutte le realtà nelle quali la raccolta differenziata è già cominciata da qualche anno, e al quale porremo rimedio anche grazie al confronto in atto con Conai. E’ allo studio una revisione del sistema di raccolta con l’eliminazione di parte dei troppi bidoni presenti in città e con la rimozione di quelle postazioni stradali nelle zone periurbane e rurali, laddove sarà attivato il sistema di raccolta porta a porta. Andremo avanti con lo spazzamento meccanico e manuale che sta offrendo riscontri positivi, e stiamo valutando la reintroduzione dell’operatore ecologico di quartiere. Non estemporaneità, dunque, ma azione sistemica”.