La Regione partecipa ad un Avviso pubblico ministeriale per la promozione del “Turismo accessibile”, con il progetto “Open Basilicata – il turismo per tutti” della durata di 18 mesi, presentato dalla Direzione generale per la Salute e le Politiche della Persona in accordo con il Comune di Bernalda, Anffas Policoro Onlus, Domus Padri Trinitari, Associazione 2HE e l’Ente Nazionale Sordi Onlus APS.
Su proposta del Ministro per la Disabilità di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Turismo, i fondi messi a disposizione per le Regioni con popolazione inferiore ai tre milioni di abitanti ammontano a 1.200.000 euro. In caso di approvazione, la Regione Basilicata interverrà con un cofinanziamento non inferiore al 10 per cento, come previsto dal bando. Dopo l’eventuale ammissione al finanziamento, sarà stipulato un accordo di partenariato per definire i rispettivi impegni.
L’obiettivo è quello di consentire un pieno godimento delle risorse garantendo una totale accessibilità e una vera integrazione.
“L’accoglienza – ha commentato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi – si declina in tante forme e noi vogliamo essere accoglienti e inclusivi con tutti. L’accessibilità riguarda non solo aspetti strutturali e infrastrutturali ma anche i servizi offerti ai turisti. Vogliamo promuovere la qualità dell’accoglienza per tutti, ovvero incentivare un cambiamento culturale che generi profondi mutamenti dei modelli organizzativi e gestionali, prima ancora che strutturali e – ha concluso Bardi – il progetto proposto – si muove proprio in questa direzione. Speriamo tutti in una sua approvazione”.
“L’iniziativa – ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra – ha come obiettivo quello di estendere e rendere omogenea l’offerta turistica anche a chi è colpito da difficoltà motorie, sensoriali e intellettive, coinvolgendo tutta la filiera del settore, dal sistema dei trasporti, alla ristorazione fino alle attività ricettive e per il tempo libero. L’accessibilità, in questo senso, oltre a incidere sugli aspetti strutturali, infrastrutturali e dei servizi, produce una riconfigurazione dei modelli organizzativi a favore di tutta la Comunità. Un tale progetto – ove approvato – stimolerà la formazione delle competenze necessarie, sia professionali che tecniche, a vantaggio della creazione di nuovi posti di lavoro, di un’utenza differenziata e di un’offerta fortemente inclusiva, intercettando le molteplici esigenze del mercato turistico”. “Il Progetto non poteva che essere presentato con entusiasmo e qualora approvato, offrirà maggiori opportunità di inclusione e la continuità assistenziale necessaria alle persone colpite da disabilità e alle loro famiglie in contesti che esulano dalla quotidianità” – commenta l’Assessore alla Salute e alle Politiche della Persona, Francesco Fanelli – “L’intento è quello di creare un insieme integrato e coordinato di servizi, strutture e professionalità che permettano a chiunque, indipendentemente dal proprio stato di salute, dall’età, dal funzionamento del proprio corpo, di effettuare tutte le attività relative all’esperienza turistica, senza ostacoli o discriminazioni di sorta, per consentirne la piena inclusione sociale”.