Scompare il Preside Mecca.
E’ notte alta, ma il sonno non arriva. Riaffiorano i ricordi dell’età più bella e si addensano nelle mente e sul cuore. Nonostante la conoscenza sulle cattive condizioni di salute, la notizia arriva rovente, dritta in mezzo alla fronte. E’ morto Lello Mecca. E’ stato un privilegio essere sua alunna ed avere 8 in filosofia e 9 in storia. E’ stato come vivere una favola ascoltare i suoi canti gregoriani quando a mezzogiorno suonavano le campane di S. Anna, quasi divertente l’imposizione del grembiule nero per non distrarre i ragazzi. Anni dopo scopre di amare Marianna e la sposa. Mia compagna di banco sin dalla prima elementare, compagna di giochi e di vita insieme senza soluzione di continuità per 60 anni, sorella d’elezione 365 giorni su 365. La sposa più radiosa, la donna più dolce e altruista che io abbia mai conosciuto che si ritrova in poco più di un anno orfana e vedova. Il dolore è tanto ed al ricordo di un professore si affiancano quelli di un preside d’eccezione e di un sindaco che ha fatto epoca nella città di Potenza. Grazie di tutto Lello e chissà che tutto quello che hai seminato non resti indelebile nell’aria per sostenere tua moglie distrutta ed attonita di fronte ad un destino crudele ed immeritato. Tutto quello che ci hai dato non andrà via con te. Resterà a tenerci compagnia nell’illusione di avere ancora 17 anni e di avere ancora una vita da vivere e da riempire di cultura e di conoscenza esattamente come tu sapevi profondere. Purtroppo, i desiderata sono stati disattesi e gli insegnamenti di Platone e di Kant sono apparentemente serviti a poco per cui i sogni sono ancora sulla biga alata. Aiutaci a crederci ancora.