Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per analizzare le misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Convocato dal Prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, si è riunito nel pomeriggio del 18 maggio u.s., il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per analizzare le misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 contenute nel Decreto Legge n. 33 del 16 maggio u.s., nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio u.s. e nell’Ordinanza n. 22 del Presidente della Regione Basilicata del 17 maggiou.s., al fine di pianificare i servizi di controllo.
Alla riunione hanno partecipato il Presidente della Provincia, il sindaco di Potenza ed i vertici delle Forze di Polizia.
In apertura, il Prefetto Vardè, ha sottolineatoche in base ai provvedimenti del governo nazionalecessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale, mentre gli spostamenti fuori regione, da e per l’estero, restano vietati fino al 2 giugno, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assolutaurgenza o per motivi di salute.
Riprendono le attività economiche, produttive e commerciali che devono svolgersi nel rispetto dei protocolli o delle linee guida – finalizzati a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi –, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni, nel rispetto dei principi contenuti nelle linee guida nazionali.
Resta fermo il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Le manifestazioni pubbliche sono consentite in forma statica mentre eventi e spettacoli con la presenza di pubblico sono sospesi fino al 14 giugno p.v..
Successivamente si è posta l’attenzione sull’ordinanza n.22 del Presidente della Regione che, nel rispetto di quanto stabilito dai citati provvedimenti, ha previsto per coloro che fanno ingresso nel territorio regionale della Basilicata, dopo aver soggiornato o transitato in altre regioni o all’estero, l’obbligo di comunicarlo immediatamente al proprio medico di medicina generale, ovvero pediatra o al numero verde regionale e di sottoporsi alla quarantena per quattordici giorni, che cesserà in caso di esito negativo al tampone.
Tale obbligo non si applica ai lavoratori in ingresso o in uscita dal territorio regionale e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora con frequenza giornaliera, ovvero settimanale, rimanendo per quest’ultimil’indicazione di osservare la permanenza domiciliare fiduciaria durante il tempo di permanenza nel territorio regionale.
A tal proposito il Prefetto, per l’attuazione delle misure previste dalle norme contenute nei citati provvedimenti, in considerazione del possibile flusso di persone che potrebbero rientrare in regione, ha disposto una rimodulazione dei servizi di controllo sui principali snodi stradali ed autostradali della provincia di Potenza, che saranno pianificati in sede di tavolo tecnico tra le Forze di Polizia.
Il Prefetto, inoltre, ha sottolineato la necessità di istituire un controllo dedicato al rispetto del divieto di assembramento nonché alle norme di distanziamento sociale sia per le vie della città di Potenza che dei comuni della provincia.
A tal proposito, d’intesa con il Questore, ha disposto che i servizi di vigilanza per le strade comunali vengano svolti da pattuglie a piedi e nel comune capoluogo anche con il poliziotto/carabiniere di quartiere.
Per le attività commerciali di vendita al dettaglio, nei mercati all’aperto e nei locali che assicurano servizi di ristorazione i controlli saranno assicurati dalle Forza territoriali di polizia con il supporto della polizia locale.