Sedimentazioni, il progetto di Abito in scena presentato dall’assessore D’Ottavio.

 ‘Sedimentazioni’, il progetto della compagnia ‘Abito in Scena’, è stato presentato dall’assessore alla Cultura Stefania D’Ottavio e dall’attrice Monica Palese, nella preziosa cornice offerta dalla ‘Sala degli specchi’, all’interno dell’unico teatro storico lucano ‘F. Stabile’, cuore del centro storico di Potenza, in piazza Mario Pagano. Nel corso della conferenza stampa, la D’Ottavio ha spiegato che “l’abilità va supportata dalla competenza, la passione va messa a frutto con la professione e, come è giustamente stato ricordato con una felice intuizione presentando questa iniziativa: attori si nasce, ma si diventa. Lungo questi assi il lavoro che ‘Abito in scena’, con il direttore artisticoLeonardo Pietrafesa che è ideatore e coordinatore del progetto, offre alla nostra città, frutto proprio di quella competenza e professionalità a cui facevo cenno, con una capacità testimoniata anche da una caparbietà imprescindibile quando si ritiene che la cultura sia fondamentale per educare l’anima. La cultura non è arte dell’intrattenere, ma si studia attraverso un impegno costante e perseverante, ed è questo che rende la cultura stessa essenza fondante di ogni essere umano. Un lavoro, quello di ‘Abito in scena’, che ha ricevuto il placet ministeriale a testimonianza della valenza e della qualità di quanto proposto e per il quale, come Amministrazione, abbiamo ritenuto di riservare i nostri contenitori più importanti, dal Teatro polivalente di Malvaccaro al Teatro Stabile”. “Preferiamo chiamarlo spazio creativo e formativo – ha evidenziato Monica Palese – piuttosto che laboratorio, perché riteniamo che possa essere uno dei percorsi capaci di parlare del ‘mestiere della vita’, con quella sofferenza catartica, che alla fine si trasforma in altro. E così cambieremo i luoghi, e trasformeremo quegli stessi luoghi in un cammino che si svolgerà dal 12 ottobre al 25 novembre, a cominciare dal Teatro polivalente di Malvaccaro, al Museo Archeologico ‘Dino Adamesteanu’, fino alla conclusione nel teatro Stabile. Abbiamo registrato l’adesione del liceo Classico ‘Quinto Orazio Flacco’ e di ‘Magazzini sociali’, già nutrito il gruppo degli iscritti, che prevediamo di poter far arrivare a una ventina in totale, così da consentirci di poter lavorare nelle migliori condizioni. A loro proporremo una formazione che nella libertà, nella creazione del pensiero, nella crescita e, soprattutto nella relazione, trovi i contesti attraverso i quali esprimersi pienamente. Tema di ciò che costruiremo insieme sarà il petrolio, ricchezza e anche possibile violenza per il nostro territorio, perché fare teatro è anche esprimere qualcosa che si conosce, che si vive. Sarà Angela Covucci a curare l’educazione vocale del gruppo, Claudio Malangone lavorerà sul movimento scenico, a Luca Morelli saranno affidate le tecniche interpretative e la ‘clowneria’, mentre io mi occuperò della recitazione. Approdo finale, oltre che la messa in scena di quanto fatto nel teatro Stabile, sarà la costruzione di un pensiero critico, dimostrando come il teatro, in realtà, sia solo la punta di un iceberg fatto di tante persone, tanto studio, tanta fatica e completa dedizione”.