Potenza :Maxi operazione del Comando Provinciale dei Carabinieri. 36 arresti per spaccio di droga.
I carabinieri del Comando Provinciale di Potenza hanno sgominato un’organizzazione dedita a traffico e spaccio di droga in una vasta zona della Basilicata, dove arrivavano cocaina, hascisc e marijuana acquistate in Puglia; 36 gli ordini di custodia (22 in carcere, 14 ai domiciliari). Il blitz si è svolto anche a Bari, Avellino, Bologna. La centrale di spaccio, era Genzano di Lucania (PZ), era rifornita grazie a contatti con persone di Andria, vicini al clan Pesce-Pistillo.Riforniti anche altri paesi del potentino come Tolve, Banzi,Oppido Lucano,Palazzo S.Gervasio. La “piazza di traffico ” era Genzano di Lucania (Potenza). Qui era radicata la centrale di spaccio. La droga era acquistata in Puglia e poi venduta in tutta la Basilicata. Una vera e propria banda dunque è stata sgomitata questa mattina in un maxi operazione antidroga. L’operazione – denominata “Drummer” è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza ed è stata condotta utilizzando circa 120 militari del nucleo cinofili di Potenza, Bari e Chieti, e un elicottero. Sono stati poi accertati collegamenti con la malavita del Vulture Melfese, tra cui quella guidata dai fratelli Rocco e Teodoro Gabriele Barbetta, che si rifornivano di droga da clan andriesi, che facevano riferimento attorno alla figura Giuseppe Pasculli, attualmente detenuto nel carcere di Lecce.Tra le figure “di rilievo” dell’organizzazione scoperta dagli investigatori ,c’è anche quella di Antonio Piccolo, che avrebbe mantenuto i contatti con il clan Pesce-Pistillo. I particolari sono stati resi noti nella conferenza stampa che si è tenuta presso la Procura di Potenza . Presenti il Procuratore Capo Francesco Curcio,il Procuratore aggiunto Francesco Basentini, il sostituto Procuratore Anna Gloria Piccininni, il Comandante Provinciale dei Carabinieri colonnello Daniele Scardecchia, il Comandante del nucleo investigativo Capitano,Luigi Presicci.
Il Procuratore capo ha sottolineato l’importanza dell’operazione per il suo spessore economico innanzitutto.” Parliamo di traffico di cocaina e di cannabis per circa 15000 euro settimanali, quindi circa 60000 euro al mese. Più di due anni di indagini per una vera e propria azienda che operava in questo settore illecito, tra la zona di Banzi e Genzano e quindi a ridosso della Puglia. Dunque un fenomeno che la Procura già conosce ,dello stretto contatto tra la criminalità lucana e quella delle regioni limitrofe” ha detto il Procuratore Curcio in questo caso quella pugliese. “Le indagini hanno preso il via dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia Possidente ,che ha fatto individuare quali potessero essere i bersagli in materia di traffico di droga , Antonio Piccolo è ritenuto personaggio di vertice dell’organizzazione ed è lui che ha i rapporti con il crimine organizzato pugliese, ed ha strutturato un’organizzazione che è diventata un punto di riferimento non solo per i consumatori abituali, ma anche per i pusher che operavano tra Potenza e Avellino” ha proseguito il Procuratore Curcio .Ingegnosi i sistemi di trasporto della droga,tra questi oltre ai soliti doppi fondi, era stato studiato un sistema elettrico per riuscire ad aprire l’airbag della macchina e posizionare così la droga. I sequestri sono stati notevoli ,sia con il sequestro di sostanza stupefacente sia con le intercettazioni ambientali ,che hanno consentito di tradurre le parole criptiche usate per lo spaccio. “Si aspettano ancora esiti positivi per il prosieguo delle indagini, svolte eccellentemente dai colleghi della Procura e dal Comando Provinciale dei Carabinieri” ha concluso il Procuratore capo Francesco Curcio.