Scanzano Jonico (Matera)Lavoratori sfruttati, trattati come schiavi.Due arresti per caporalato.

I Carabinieri della Compagnia di Policoro e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Matera e Potenza, durante la notte, nell’ambito di uno specifico servizio di controllo del territorio e contrasto del reclutamento di manodopera irregolare da destinare al lavoro in condizione di sfruttamento, hanno arrestato  un uomo 38enne ed una donna 47enne, originari della Romania e residenti da diversi anni a Scanzano Jonico. L’operazione condotta dai Carabinieri è il risultato di una ampia attività investigativa che ha consentito di accertare come gli arrestati, da diversi mesi, avessero reclutato oltre 60 connazionali approfittando del loro stato di bisogno e disagio economico, ed impiegati, anche con minacce e violenze, nel lavoro nei campi e con paga di soli 3 euro ad ora, in palese difformità rispetto ai contratti nazionali collettivi. Ai lavoratori sfruttati, reclutati direttamente dalla Romania dietro la promessa di un lavoro stabile e ben remunerato, erano trattenuti i documenti per mantenere saldo il rapporto di patologica subordinazione e condizionamento psicologico. I Carabinieri hanno inoltre scoperto che alloggiavano in fatiscenti strutture alloggiative ed in precarie condizioni igienico-sanitarie. I pagamenti erano effettuati su conti correnti postali intestati ai lavoratori stessi; le relative carte “bancoposta”, tuttavia, erano trattenute dalle persone arrestate.Nel corso dell’attività i militari hanno sottoposto a sequestro un furgone ed una autovettura con targhe rumene di proprietà dell’uomo arrestato, mezzi utilizzati per l’accompagnamento dei lavoratori nelle campagne, nonché 60 carte “bancoposta”, 6 telefoni cellulari, 40 carte d’identità rumene, contratti di lavoro sui quali sono in corso ulteriori accertamenti e copiosa rendicontazione contabile in nero. L’attività del contrasto del lavoro sommerso rientra tra le diverse missioni istituzionali dell’Arma dei Carabinieri, ed ha lo scopo, oltre di tutelare le condizioni di lavoro, anche di garantire la corretta operatività degli imprenditori onesti mediante l’eliminazione di forme di concorrenza sleale. Sono in corso ulteriori verifiche per quantificare il danno erariale dovuto al mancato versamento dei contribuiti INPS ed INAIL.