Pittella su Festa della Repubblica 2018

Di seguito l’intervento del Presidente della Regione Marcello Pittella in occasione delle celebrazioni per il 72° Anniversario della Fondazione della Repubblica, a Potenza, in Piazza Prefettura, alla presenza di numerose Autorità Civili e Militari.

“C’è il campo aperto della politica, esiste in tutta la sua bellezza e potenza la democrazia e ci sono le istituzioni vere intrepreti della prima e garanti della seconda.

Quanto accade nel dibattito quotidiano non puó lasciarci immobile e deve portarci ad affermare con forza questo principio. Il cambiamento è sempre un soffio vitale per l’alternanza democratica ma dev’essere dispiegato dentro i valori dell’Italia nuova e repubblicana, ancorato in riferimenti certi e puntuali, mai da mettere in discussione, sempre da rispettare perché portatori sani di un vivere mutevole, dinamico e civile.

Bene il cambiamento, bene l’ascolto dei cittadini, bene le nuove sollecitazioni e spinte a fare meglio e di più, ma sempre con lo sguardo a quella cornice di valori interpretata dalla nostra Costituzione, che non può essere un oggetto da museo, ma qualcosa a cui rifarci.  “L’Italia è una Repubblica democratica”. Italia, repubblica…che parole di bellezza e di orgoglio, di brivido e sentimento, di coscienza e consapevolezza. Quest’ultima da costruire chiedendosi cosa voglia dire oggi essere italiani, essere repubblicani, essere cittadini. Il nostro Paese vive una lacerazione della riflessione e del pensiero che porta a contestare finanche le nostre regole costituzionali. E a distanza di 70 anni è urgente riaffermare la netta contrarietà a schemi culturali oltranzisti e dittatoriali. L’imbarbarimento dei toni, le paventate alzate di scudi, i pregiudizi contro lo Stato devono indignarci, perché minano i valori fondanti del nostro essere patria libera, democratica e solidale.

Che sia il nostro un fronte comune per abbattere i pregiudizi e le dietrologie, l’approssimazione culturale e contro le prerogative e i valori della nostra costituzione.

Eccellenza, signor Prefetto, Care autorità, ragazzi, cari cittadini mi sento di lanciare un messaggio per essere militanti di un umile rispetto, pionieri nel combattere la regressione culturale e civile.

E recupero la mia apertura, c’è il campo aperto della politica che muta, passa, è temporanea e poi ci sono le istituzioni che restano intatte per difendere la democrazia di cui la politica dev’essere sana interprete.

Viva l’Italia repubblicana.