I Giovani della diocesi di Tursi-Lagonegro da domani in marcia
Quasi 100 i giovani iscritti che, incoraggiati dal Vescovo, Monsignor Vincenzo Orofino, accompagnati dai sacerdoti responsabili della Pastorale giovanile – don Giovanni Messuti e don Nicola Caino – e dagli animatori del Progetto 5pani2pesci, attraverseranno a piedi tutta la diocesi dal mar Ionio al mar Tirreno, zaino in spalla, per sperimentare la bellezza della nostra terra, la sua accoglienza e fare un’esperienza unica della Provvidenza di Dio: 110 chilometri a piedi in 5 giorni, 2367 metri di dislivello in salita, tre piazze animate dai giovani, una missione popolare. Domani sabato 4 agosto, prende il via un’esperienza avventurosa e formativa per i giovani della diocesi di Tursi-Lagonegro, Basilicata. Questa marcia, ribattezzata proprio “Basilicata Coast2Pope”, si inserisce all’interno dell’invito di papa Francesco di arrivare in pellegrinaggio proprio a Roma dove, sabato 11 e domenica 12 agosto, incontrerà i giovani per un momento di preghiera in vista del prossimo Sinodo dei giovani (3-28 ottobre 2018). La marcia, il pellegrinaggio a piedi avrà inizio il 4 agosto a Policoro (MT) con arrivo a Maratea (PZ) il 10 agosto, passando per Tursi, Sant’Arcangelo, Senise, Francavilla, Lauria. Giunti alla città tirrenica del Cristo Redentore, in autobus, i giovani partiranno per Roma. In preparazione all’evento, don Giovanni Messuti ha composto un inno ufficiale dal titolo “Da un mare all’Altro” che dimostra quanto entusiasmo, creatività e talento vi siano nei giovani di questa diocesi del Sud Italia che sanno scommettere silenziosamente sul loro futuro. “La terra riarsa bruciata dal sole d’estate -commentano don Messuti e Francesco Rao – scintilla di un colore magico. Mancano pochi giorni prima che i nostri passi toccheranno le strade, da un mare all’altro, della nostra Basilicata, passando per calanchi, boschi e sentieri. E proprio contemplando queste vallate solitarie, nasce un canto. Il nostro desiderio è che questo cammino, nella sua bellezza, verità e asprezza, ci porti a contemplare il volto di Dio. Il suo volto autentico, senza maschere, per volgere lo sguardo verso l’Altro, con la A maiuscola. Ed ecco il titolo del canto che diventa l’inno del cammino: da un mare all’Altro. Le parole infatti sono una preghiera e un augurio per arrivare all’altro mare, con l’aiuto di chi cammina con noi, con il desiderio di incontrare pienamente Dio e godere della sua bellezza. Gli zaini sono pronti, il sentiero è tracciato, le paure rimangono in fondo al cuore”.