La famosa giornalista si candida a governare la Basilicata
Comunicazione efficace e immagine d’effetto hanno condito l’epilogo di quest’estate rovente in politica. Ciò che si vociferava, stamane, ha avuto la sua ufficialità nel corso di una conferenza stampa durante la quale Carmen Lasorella ha annunciato di candidarsi alla carica di Presidente della Regione Basilicata con una lista civica denominata LUCI, un acronimo che vuol dire lucani insieme. “I dati parlano di un impegno della passata classe dirigente di questa regione pari a circa il 9% nell’impegnare i fondi europei e di una spesa effettiva intorno solo al 3%” – ha detto la giornalista – “Una classe politica da condannare e che ha portato la nostra regione in fondo a tutto. Una terra meravigliosa dove non si può che ripartire dalla società per dire NO alla cattiva politica”. La Lasorella ha ribadito a chiare lettere e più volte che non ci sarà nessuna alleanza finalizzata alle poltrone, ma si premieranno passione, idee e competenza. “Vogliamo significare” – ha continuato la giornalista – ” ricambio e rigenerazione di un sistema colpevole ed inadeguato alla crescita di una terra meravigliosa che percorreremo palmo a palmo alla ricerca di negatività da risolvere, ma soprattutto delle sue eccellenze. Emerge, infatti, una certa propensione all’esportazione che rimane mortificata dalle gravi e diffuse carenze di ogni genere. Bisogna ripartire dalla messa in sicurezza del territorio e governare anche le estrazioni, perchè tutto ciò può creare lavoro. Fare politica significa creare le condizioni per il lavoro, il lavoro si crea non si elargisce. Finora abbiamo gridato ognuno nel proprio ambito, ma ora bisogna che le voci si uniscano per gridare più forte, bisogna ritornare all’eccellenza anche usando le autostrade digitali con un recupero generazionale finalizzato a questo territorio. Perchè le nostre eccellenze altrove hanno portato ricchezza e qua no? Perché assistiamo ad spopolamento ed a un impoverimento sempre crescente in controtendenza alle potenzialità? Bisogna creare centri di eccellenza e cacciare la politica colpevole” – sono state le sue conclusioni. Presentato anche il logo della lista dove delle fibre ottiche vorrebbero accendere la luce che è rimasta spenta per cambiare e cambiare insieme.