Potenza: Carabinieri. Tre arresti per spaccio di droga.
Nella tarda serata di venerdì, 14 settembre u.s., i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, tre cittadini extracomunitari dimoranti nel capoluogo, di età compresa tra i 29 e i 21 anni, di nazionalità nigeriana. Nel dettaglio, durante il pomeriggio, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, nel corso di un servizio di controllo del territorio, fermava, nei pressi del centro storico, a piedi, per un controllo di routine, un giovane nigeriano. Il ragazzo, mentre i militari procedevano all’identificazione, fingendo di prendere i documenti dalla tasca, si è dato alla fuga per le vie circostanti, lanciando degli oggetti in un prato nelle vicinanze. La fuga, tuttavia, è durata poco in quanto i militari, dopo averlo prontamente rincorso e bloccato, hanno recuperato anche gli involucri in cellophane di cui il ragazzo si era disfatto. Lo straniero, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 100,00 Euro in banconote di piccolo taglio. Gli involucri contenevano invece, 3 dosi di eroina, per un peso totale di 2 grammi circa. Per verificare se presso la sua abitazione nascondesse altra droga, unitamente ai militari del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito, è stata eseguita una perquisizione domiciliare e, nell’appartamento, in uso anche ad altri due connazionali, presenti nella struttura, in una scarpiera posta nell’ingresso, l’unità cinofila ha segnalato la presenza di 43 grammi di marijuana, ripartita in 7 confezioni termosaldate. I militari hanno rinvenuto, inoltre, materiale vario per il confezionamento, come forbici intrise di stupefacente ed un rotolo di pellicola trasparente. Uno dei due giovani, invece, aveva la disponibilità di 700,00 Euro, tutto sottoposto a sequestro poiché ritenuto essere illecito provento di attività delittuosa. I tre giovani, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso il proprio domicilio, in regime di arresti domiciliari, in attesa giudizio di convalida.