Indagine sulla compravendita illegale  di loculi a Potenza: tre arresti.

L’inchiesta sulla compravendita illegale di loculi al cimitero monumentale di Potenza si è conclusa con tre arresti, stamattina all’alba. Di queste tre persone, una è in carcere, le altre ai domiciliari. Gli arresti sono stati effettuati dalla Squadra mobile della Questura del capoluogo lucano. In tutto ventidue persone sono indagate a Potenza nell’ambito dell’inchiesta sulla compravendita illegale di loculi nel cimitero monumentale della città che, stamani, all’alba, ha portato all’arresto di tre persone: l’ex custode del cimitero, Vito Vaccaro, detenuto in carcere; il dipendente di un’impresa che lavora nel camposanto, Vito Claps, e un ex dirigente del Comune ora in pensione, Nicola Tammone, entrambi agli arresti domiciliari. Vaccaro proponeva di pensare lui stesso alle procedure burocratiche. E’ avvenuta così la falsificazione di atti e firme, con il trasferimento su alcune pratiche anche delle marche da bollo, per rendere “legale” la vendita dei loculi, cioè per far figurare che fosse avvenuta prima delle  sanatorie. I reati contestati nell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Potenza su richiesta della Procura della Repubblica – ed eseguita dalla Squadra mobile della Questura  sono: induzione indebita a dare o promettere denaro, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio, peculato, corruzione, violazione dei sistemi informatici del Comune. Da maggio a luglio scorsi, la Polizia ha accertato una decina di episodi: le persone che avevano bisogno di un loculo si erano rivolte a Vaccaro che, dietro il compenso di cinquemila euro, si offriva di far acquistare loro un loculo, mettendole in contatto con il venditore. Con la stessa ordinanza con la quale ha disposto l’arresto dei tre indagati, il gip ha sequestrato anche beni e quote per oltre 32 mila euro a Vaccaro, dopo l’esito di indagini patrimoniali e come equivalente delle somme ricevute  per la “mediazione”  della vendita dei loculi.Il Prefetto Giovanna Stefania Cagliostro  ha espresso vivissimo apprezzamento in una nota giunta in redazione, per l’esito delle attività svolte in perfetta sinergia tra Autorità Giudiziaria e Questura, che ha consentito di perseguire attività illecite in un ambito particolarmente “sensibile”, quale quello della gestione cimiteriale, che deve essere invece caratterizzato da imparzialità e trasparenza, a tutela della legalità e conseguentemente degli stessi cittadini.L’auspicio è che tale operazione possa contribuire ad accrescere la fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni preposte alla tutela della legalità e della sicurezza.