Metapontino -Vasta operazione dei Carabinieri contro organizzazione di tipo mafioso:21 misure cautelari

Si è tenuta oggi una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Potenza  che ha messo in evidenza i particolari della vasta operazione con la quale si è sgominata un’organizzazione di tipo mafioso nel Metapontino. Presenti alla conferenza Il Procuratore capo dott.  Francesco Curcio  il P.M. dott.ssa Anna Gloria Piccininni il Vice Comandante Nazionale dei Ros il Colonnello Giancarlo Scafuri,il Comandante Provinciale dei Carabinieri  di Matera Ten.Col.Samuele Sighinolfi, il Comandante della Compagnia di Policoro Capitano Chiara Crupi .I Carabinieri del Comando Provinciale di Matera e del R.O.S., a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale della Procura della Repubblica di Potenza, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare personale in carcere ed agli arresti domiciliari, emessa nei  confronti di 21 indagati, ritenuti responsabili di aver fatto parte, a vario titolo, di un’associazione di stampo mafioso con base a Scanzano Jonico (MT), dedita principalmente al racket delle estorsioni in danno di imprenditori ed edili del metapontino ed allo spaccio di stupefacenti. La particolare capacità d’intimidazione del sodalizio e la sua volontà di imporsi sul territorio era pure dimostrata dalle minacce ad un giornalista del posto, Filippo Mele  della Gazzetta del Mezzogiorno, che si era occupato ed aveva riferito, nel corso della sua attività professionale, delle infiltrazioni, ma sarebbe meglio dire, dell’occupazione mafiosa del territorio da parte della medesima organizzazione. Il territorio interessato è quello della costa jonica lucana ed il periodo temporale investigato parte dalla fine del 2016 fino ad arrivare al mese di gennaio 2019. Le indagini, coordinate dalla DDA di Potenza e condotte dalla Compagnia Carabinieri di Policoro e dal ROS si sono concluse con la emissione da parte del G.I.P. Distrettuale del Tribunale di Potenza, di provvedimenti restrittivi che rappresentano l’epilogo e lo sviluppo dell’indagine che aveva portato nell’ottobre del 2018 alla esecuzione di altre 25 misure contro lo stesso sodalizio mafioso denominato “clan Schettino” operante in Basilicata — nei comuni di Scansano ionico e Policoro . Tra i dalla misura cautelare, 9 sono stati associati a diverse case circondariali, 8 sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora ed 1 all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. I desünatari dei provvedimenti sono i – SCHETTINO Gerardo, nato a Viggianello (PZ), attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Agrigento, ex Carabiniere (capo e promotore del sodalizio); – PORCELLI Domenico, nato a Bitritto (BA) , attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Nuoro (organizzatore del sodalizio); – SCHETTINO Giuseppe, nato a Bari, figlio di SCHETTINO Gerardo, attualmente ai domiciliati a Scanzano Jonico (MI) (partecipe al sodalizio); – CATALANO Alessandro, nato a Bari  e residente a Scanzano Jonico (MT), genero del suddetto SCHETTINO Gerardo (partecipe al sodalizio); CIRELLI Giuseppe, nato a Policoro (MT) e residente a Scanzano Jonico Off), attualmente agli arresti domiciliari (partecipe al sodalizio); – CAPECE Giuseppe, nato a Santeramo in Colle (BA) e residente a Scanzano Jonico (MT) (partecipe al sodalizio); CORRADO Vittorio, nato a Stigliano (MT) il 25.07.1986 e residente a Scanzano Jonico (MT) (partecipe al sodalizio); – FITTIPALDI Leonardo, nato a Policoro (MT) il 28.11.1987 e residente a Scanzano Jonico (MT) (partecipe al sodalizio) sottoposto all’obbligo di dimora; – IANNUZZIELLO Leonardo Rocco, nato a Policoro (MT)  e residente a Scanzano Jonico partecipe al sodalizio); – LATRONICO Giuseppe, nato a Policoro (MT)  e residente a Potenza, attualmente agli arresti domiciliari a Pignola (PZ) (partecipe al sodalizio); – MARONE Daniele, nato a (MI) e residente a Scanzano Jonico (MT) (partecipe al sodalizio) sottoposto all’obbligo di dimora; – MELODIA Domenico Ventura, nato in Germania e residente a Matera, attualmente agli arresti (partecipe al sodalizio); – MORANIELLO Myriam, nata a Policoro  (partecipe al sodalizio); – VENTIMIGLIA Nicola, nato a Chiaromonte (PZ)  e residente a Policoro (MT) (partecipe al sodalizio); – WILK Lukasz Marcin, detto “Luca”, nato a Chrzanow (Polonia) e residente a Policoro (MT) @artecipe al sodalizio); NVFLI Mateusz Jakub, detto “Matteo”, nato a Chrzanow (Polonia)  e residente a Policoro (MT) (partecipe al sodalizio); – CUPPONE Francesco, nato a Policoro e residente a Scanzano Jonico (MT), attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Potenza (partecipe al sodalizio); – DI DOMENICO Piero, nato e residente a Pisticci (MT), attualmente detenuto nella Casa di Melfi (partecipe al sodalizio); – LOPATIUELLO Matio, nato a (MT) , attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Melfi (PZ) (partecipe al sodalizio); – CASTELLUCCIO Giovanni, nato a Policoro (MT) sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G.; – DE PAOLA Salvatore, nato a Policoro (MT) e residente a Montalbano Jonico (MT), sottoposto all’obbligo di dimora. I principali reati alle persone sin qui elencate sono: associazione per delinquere di stampo mafioso ; spaccio di sostanze stupefacenti ; incendio e a seguito di incendio; minaccia aggravata dal metodo mafioso ; estorsione agravata dal metodo mafioso; detenzione e porto illegale di armi ; tentato omicidio aggravato e lesioni personali . L’attività investigativa si è sviluppata mediante intercettazioni telefoniche, pedinamenti, perquisizioni e sequestri, anche in in flagranza di reato, ed ha permesso di accertare l’esistenza di un’organizzazione criminale le cui peculiarità sono: avere la disponibilità di armi micidiali; avere la capacità di raccogliere risorse economiche grazie alla fiorente attività di spaccio dei suoi gregari e di finanziare i sodali e le famiglie nelle fasi di carcerazione dei suoi associati; essere in grado di riutilizzare i proventi raccolti in fiorenti attività economiche anche indirettamente gestite; incutere terrore nella popolazione mediante esternazione di atti di forza eclatanti e manifestando anche attraverso i social la propria forza e coesione; condizionare le attività economiche di imprenditori non vicini al gruppo mediante gravi minacce. In esito alle complesse investigazioni è stato possibile fare piena luce, inoltre, su diversi di natura incendiaria ed alcune vicende estorsive consumatesi, negli anni, a danno di imprenditori del metapontino, vicende che hanno dimostrato come il sodalizio mafioso fosse dedito ad una intensa attività di e controllo delle attività economiche della zona. È stato pure possibile ricostruire le fasi di diversi fra l’organizzazione degli “Schettino” ed altre organizzazioni operanti sul territorio, sfociate anche in tentati omicidi, aggressioni, sparatorie nella pubblica via. Tra i vari episodi vanno sicuramente ricordati: 02.01.2019 – rapina al supermercato “QUI’ Discount”, a Policoro, aggravata dall’uso di armi da fuoco; 10.10.2018 – Minaccia aggravata confronti giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Filippo Mele; 09.04.2018 – incendio azienda agricola a Scanzano APOFRUIT; 19.02.2018 – tentata estorsione in danno dell’impresa edile SINNICA SERVICE S.r.l., mediante apposizione di fiori, lumini votivi e un candelotto contenente esplosivo posto davanti il cancello del cantiere, a Montalbano Jonico; 22.09.2017 — tentato omicidio, mediante esplosione di colpi di arma da fuoco, nei confronti di BASHIRU ABDUL MUMIN, cittadino ghanese, a Policoro; 20.05.2017 tentata estorsione a danno dell’impresa edile DONADIO GIORGIO S.r.l., mediante apposizione di fiori e lumini votivi davanti la porta di ingresso dell’ufficio, a Scanzano Jonico.